Mistretta, la replica del sindaco: “Sui fondi rustici abbiamo approvato il protocollo Antoci”

di Giuseppe Salerno
30/12/2016

Mistretta – Il sindaco della città di Mistretta, Liborio Porracciolo, non ci sta e replica all’articolo pubblicato stamattina su Nebrodi News. In un comunicato stampa, il primo cittadino della città amastratina, sostiene si tratti di mistificazione della realtà e spiega che la mancata approvazione del regolamento comunale sui fondi rustici è da addebitare esclusivamente alla scriteriata e strumentale logica dei numeri, detenuti ad oggi in consiglio dal gruppo di cui fa parte il Presidente del consiglio. “…Con riferimento alle illazioni alle affermazioni infamanti e calunniose del Presidente del Consiglio e condivise solo dei suoi adepti, quest’Amministrazione contesta senza tema di smentita, quanto asserito a mezzo stampa…”

“…Vale la pena ricordare che il protocollo di legalità è stato approvato dalla giunta Porracciolo e sottoscritto dal Sindaco innanzi la Spettabile Prefettura di Messina ed inserito nello schema di regolamento approvato dalla predetta giunta – si legge in un passaggio del comunicato a firma del primo cittadino di Mistretta. Nello stesso documento Porracciolo, riferendosi al gruppo di maggioranza consiliare Sosteniamo Mistretta, riporta: “… lo stesso gruppo, durante l’intervento del Sindaco, nel quale stavano per essere evidenziate e denunciate determinate situazioni di incompatibilità, comportamenti anomali e fatti gravi, ha fatto venir meno il numero legale.Troppo semplice sparare sul mucchio addebitando responsabilità inesistenti in capo all’amministrazione ed al segretario comunale, ma riconducibili ad altri soggetti.”

Tamburello: “Il primo cittadino si arrampica sugli specchi”

Il consigliere Tamburello risponde: «Il sindaco, continua a dare dimostrazione di pochezza, con la divulgazione del comunicato stampa tenta di arrampicarsi sugli specchi. Offende il Consiglio Comunale utilizzando il termine adepti facendo chiaro riferimento ai consiglieri di maggioranza democraticamente eletti dal popolo. Parla di mistificazione  e sostiene che la mancata approvazione del regolamento è da addebitare al gruppo di cui faccio parte: falso! Il gruppo Sosteniamo Mistretta, relativamente alla vicenda, è quasi sempre stato presente al consiglio comunale, nella totalità dei suoi componenti. Dei consiglieri che lo sostengono hanno preso parte a queste sedute, al massimo, 3; ieri addirittura 2. Parla di protocollo di legalità: mai applicato. Parla solo per dare fiato alla bocca. I fatti sono tutt’altra cosa, per tale motivo ho chiesto un intervento sostitutivo al consiglio comunale, della Prefettura di Messina, pretendendo, oltretutto, la trasmissione dei verbali, relativi alle ultime tre sedute di civico consesso, alla competente Procura, presso il Tribunale di Patti, perché faccia chiarezza su una situazione intollerabile che lui stesso avrebbe da tempo dovuto denunciare» .

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