Mistretta, il Megafono scarica il vicesindaco Oieni. Parla Andreanò

di Giuseppe Salerno
16/02/2017

L’interessante dichiarazione resa dal consigliere Carmelo Nucera nell’ultimo seduta del civico consesso amastratino, nel quale lo stesso ebbe modo di affermare di essere venuto a conoscenza, per bocca del presidente del Parco dei Nebrodi, Peppe Antoci, che il Megafono non ha più nessun rappresentate nella giunta Porracciolo, disconoscendo pubblicamente anche il vice sindaco Vincenzo Oieni, nella città di Mistretta ha acceso una questione di carattere politico, interna al movimento locale del Megafono che fa capo al Presidente della Regione Rosario Crocetta.

Sulla questione ha voluto dire la sua il coordinatore del movimento cittadino Il Megafono, Rosario Andreanò (nella foto): «Il vice sindaco Vincenzo Oieni, in una assemblea cittadina, in cui si discuteva di Ospedale, si è autosospeso. Da allora non ha più dialogato con il gruppo de Il Megafono locale, come, del resto, non ha ritenuto più importante incontrare nessun altro membro facente parte del movimento. Da quel giorno, ad oggi – continua Andreanò – lo stesso gruppo è stato messo all’oscuro di ogni atto compiuto dall’amministrazione comunale. In un incontro del movimento politico, io stesso, ebbi modo di esprimere, agli amici, dissenso per le affermazioni fatte da Oieni nell’assemblea cittadina. In seguito ebbi modo d’incontrare ed informare anche il sindaco Porracciolo al quale rappresentai i malumori interni al movimento cittadino che non si sentiva più rappresentato dal vicesindaco in giunta e che tale posizione era stata altresì condivisa dai vertici provinciali e regionali del Megafono. Sulla vicenda fondi rustici, per la quale è stata avviata un’indagine da parte della magistratura, motivo per il quale non voglio entrare nel merito, tengo a precisare che il Megafono, in ogni suo singolo componente, non è mai stato informato su scelte ed atti, propri e/o impropri, prodotti dalla giunta comunale. Il gruppo è estraneo ad ogni vicenda. Questo passaggio è fondamentale – conclude Rosario Andreanò – per stabilire posizione nette che possono apparire, a molti, ambigue e al tempo stesso, tutelare onestà ed onorabilità del Presidente della Regione».

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