Mistretta, il piano ospedaliero salva il Pronto soccorso

di Giuseppe Salerno
09/01/2017

La notizia che da troppo tempo tanti aspettavano, finalmente è arrivata: Mistretta è stata riconosciuta zona disagiata. In buona sostanza l’ospedale cittadino, il SS. Salvatore, per effetto di tale identificazione, dovrebbe continuare a mantenere il Pronto Soccorso, i servizi legati all’attività di emergenza e le unità operative previste dal decreto Balduzzi. La nuova rete ospedaliera, presentata stamattina a Palermo dai vertici della Sanità Regionale alle organizzazioni sindacali, prevede una nuova proposta di classificazione degli ospedali a livello regionale. Una rete completamente stravolta rispetto a quella diffusa dagli organi di stampa lo scorso settembre che aveva scatenato le proteste di gente comune, sindaci e comitati cittadini immediatamente disconosciuta dallo stesso assessore alla Salute. Dopo la marcia indietro di qualche mese fa, Baldo Gucciardi presenta il nuovo piano di riordino della rete ospedaliera ricco di promozioni: crescono ospedali “centrali” e vengono promosse diverse strutture inizialmente indicate inizialmente come “presidi di base” facendo felice anche la popolazione dei Nebrodi occidentali, che per le cure sanitarie fanno capo al SS Salvatore di Mistretta.
Ma dallo scorso settembre, quando i progetti parlavano di accorpamenti e tagli a ospedali, reparti e pronto soccorso, cosa è cambiato?
Nulla, a parte un lieve miglioramento nelle situazioni politiche poiché l’assessore Gucciardi ha, ora, dalla sua anche Davide Faraone, che nel frattempo è diventato sottosegretario alla sanità.
Basterà questo per rivedere e stravolgere positivamente tutto?
Non lo sappiamo. Quello che sappiamo è che la nuova rete adesso dovrà essere sottoposta all’esame anche della commissione Salute all’Ars. A quel punto potrà essere inviata al Ministero della Sanità guidato da Beatrice Lorenzin alla quale spetta il compito di verificare il rispetto dei parametri dettati del più recente decreto ministeriale.

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