Mistretta: tutto pronto per la festa di San Sebastiano

di Giuseppe Salerno
17/08/2017

Sono iniziati a Mistretta, i festeggiamenti in onore del santo patrono Sebastiano, che avranno culmine con la processione, per le vie del centro cittadino, prevista per domani alle ore 19. Gli amastratini, in un incontenibile fervore religioso, fremono in attesa del giorno considerato il più importante dell’anno; un  avvenimento caratteristico, non solo sentito dalla comunità mistrettese, ma anche da turisti e visitatori che ogni anno rimangono affascinati dalle due dimensioni indissolubilmente intrecciate: sacro e profano.

Un tripudio di luci, colori e suoni incanta, già da qualche giorno, i visitatori giunti a Mistretta. Un successo annunciato che riconferma l’impegno per quella che è una delle manifestazioni, dei Nebrodi occidentali, più attese da cittadini e turisti.

La caratteristica processione attesa dalle migliaia di fedeli, nella quale la preziosa e pesante Vara di legno massiccio e oro, su cui è posta la statua del Santo risalente al 1610, sarà portata a spalla da 60 portanti in abito tradizionale: camicia bianca e fazzoletto carminio ad esprimere fede e passione, pantaloni in velluto nero e calze in lana filata (pirunetta) per richiamare l’originaria cultura contadina.

Sulle note incitanti delle marce militari, eseguite da due complessi bandistici, la sontuosa Vara attraverserà, di corsa, i suggestivi quartieri nel cuore del centro storico, preceduta dalla Varetta, il fercolo contenente le reliquie di San Sebastiano nella quale sono fissati i ceri, simbolo di grazie ricevute. Ad incoraggiare i portanti, stremati, via via, dalla disumana fatica, saranno gli animanti e continui applausi  della marea umana che affolla i margini del percorso processionario, dall’uscita del simulacro dalla chiesa, fino al rientro.

Tradizioni a parte, è doveroso soffermarsi sulla celebrazione religiosa e sul momento spirituale che l’intera comunità vive, con assoluta devozione e partecipazione. La sincera dedizione a San Sebastiano mostra aspetti positivi in cui la comunità amastratina si riconosce e dalla quale emerge l’operato dell’instancabile associazione pubblica di fedeli laici: “Amastra Fidelis”. Un gruppo di organizzatori volontari che, attento a farsi portavoce delle esigenze della collettività, ha dimostrato capacità d’innovazione riuscendo, al tempo stesso, a  mantenere vive le autentiche tradizioni amastratine in linea con le strategie operative di salvaguardia della sicurezza e incolumità pubblica, che comprendono misure preventive per la salvaguardia dell’incolumità delle persone, servizi di ordine e sicurezza pubblica, soprattutto nel giorno più importante dell’anno in cui, in città, è prevista la partecipazione di oltre 10 mila persone.

La vara di San Sebastiano a Mistretta è un esempio di virtuosismo nell’intaglio ligneo, una macchina processionale di fattezze esuberanti tra le più ricche della Sicilia. “Il suo podio ottagonale – apprendiamo dalla precisa e minuziosa descrizione dell’architetto Angelo Pettineo –  presenta, sui quattro lati principali, altrettante formelle istoriate con gli episodi salienti della vita e del martirio del Santo. Dal basamento si eleva un baldacchino costituito da un telaio di sedici colonne, raggruppate in gruppi da quattro, ciascuno dei quali miniaturizza il tema classico dell’arco trionfale. L’assetto iconologico vede in basso quattro ‘Dottori della Chiesa’  abbinati ai SS. Pietro, Paolo, Vincenzo e Stefano. Nel registro dei fornici, agli archetti angolari, affacciano internamente quattro sante Vergini siciliane ed esternamente gli Arcangeli. Sul cornicione sono seduti i quattro Evangelisti. Dodici angeli musicanti danzano sulla calotta traforata di coronamento al cui apice si trova l’Assunta (Apocalisse). Figure alate con addo­me pronunciato, chimere, festoni e decori avviluppati raccordano i vari livelli, richiamando il repertorio manierista in voga al tempo della realizzazione.”

Un’incantevole scultura lignea unica nel suo genere, maestosa, ricca di particolari architettonici. Un vero e proprio capolavoro d’arte su cui, da quest’anno, è stato attivato il piano di manutenzione preventiva e programmata, approvato dalla Soprindendenza  per i Beni Culturali e Ambientali di  Messina, per continuare l’opera di valorizzazione del preziosissimo bene mantenendolo vivo e curato.

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