Mistretta: salvata la vita ad un bambino di due anni al pronto soccorso

di Giuseppe Salerno
02/02/2017

Un tempestivo intervento, effettuato dal personale sanitario in servizio al Pronto Soccorso di Mistretta, ha salvato la vita ad un bambino di due soli anni. La notizia è di qualche giorno fa. Al Pronto Soccorso dell’ospedale SS Salvatore di Mistretta, intorno alle 16,30, giunge urlando una signora, con un bimbo in braccio, in evidente stato di agitazione: “…aiutatemi…aiutatemi, mio figlio è morto”.

La scena che si presenta ai sanitari è sconvolgente. Un bambino, dai colori bluastri per la mancanza di ossigeno, in arresto respiratorio. L’esile corpo inerme viene tempestivamente adagiato nel letto di sala e il medico di guardia, Lucia Sottile, coadiuvata dagli infermieri Luca Chiacchiera e Nuccio Giusto, inizia all’istante la rianimazione cardiopolmonare. Al tempo stesso viene allertato il servizio di anestesia e rianimazione della sala operatoria. Il dottore Carmelo D’Agati racconta di aver vissuto attimi di apprensione di fronte al corpicino “privo di vita”. Lo stesso medico inizia a ventilare mentre il resto dell’equipe tratta farmacologicamente il piccolo sfortunato. Passano solo pochi, ma interminabili, istanti quando nella sala Rossa del pronto soccorso l’affermazione dell’anestesista riaccende animi e speranze: “ ha ricominciato a respirare”.

Da lì a poco il corpicino del piccolo inizia a riprendere i naturali colori e a dare inequivocabili segnali di ripresa. « Abbiamo vissuto minuti infiniti di tensione – racconta il medico di guardia, dottoressa Sottile. Considerate le gravissime condizioni in cui si presentava il bambino, per qualche istante, abbiamo tutti pensato al peggio. La gioia che ho provato nel constatare attività vitali nel piccolo Marco (nome di fantasia) non riesco né ad esternarla, né tantomeno a raccontarla. Gioia mista a commozione. Siamo formati per approntare ogni tipo di urgenza, ma, vi assicuro – conclude la dottoressa Sottile – che quando si tratta di bambini piccoli il nostro lavoro viene esasperato dal profondo sentimento di dolcezza e tenerezza. Il personale che ha approntato l’emergenza ha saputo dare prova di competenza, abilità e professionalità». La problematica, secondo quanto riferitoci, sarebbe scaturita a seguito di una repentina impennata della temperatura corporea che avrebbe provocato la convulsione febbrile causando l’arresto respiratorio nel bambino.

A distanza di circa mezzora, a bordo di un’ambulanza ed assistito da infermiere ed anestesista, il bambino abbracciato alla sua mamma viaggiava, serenamente, verso il reparto di pediatria dell’ospedale di Sant’Agata di Militello per essere sottoposto ad ulteriori accertamenti.

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