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Pubblichiamo, integralmente, la nota inviata a Nebrodi News dal presidente del consiglio comunale di Mistretta, Felice Testagrossa, con la quale, lo stesso, dimostra vicinanza e solidarietà al dirigente del Commissariato di polizia di Sant’Agata di Militello, Daniele Manganaro.
“Esprimo la più convinta ed ampia solidarietà al vice questore aggiunto dott. Daniele Manganaro, dirigente del Commissariato di Sant’Agata di Militello, in relazione all’esposto anonimo che infama in modo inaccettabile oltre che lo stesso vice questore, l’istituzione dallo stesso rappresentata, ma anche l’intera popolazione dei Nebrodi.
La macchina del fango posta in essere con la vile pratica del dossieraggio e del pettegolezzo, attuato con il solito sistema dell’attacco anonimo, ovvero la scientifica manipolazione della verità, è volta a delegittimare e frenare il percorso di legalità e trasparenza intrapreso dal destinatario della missiva.
La vigliaccheria dell’anonimato, i tempi, il metodo usato, fanno pensare ad un’azione finalizzata ad alimentare la sfiducia ed il prestigio delle istituzioni. Ledono l’onorabilità di chi dedica il proprio tempo e il proprio lavoro alla nostra comunità, esponendosi ogni giorno e mettendo a rischio la propria vita.
Chi fa bene il proprio mestiere prima o poi ,finisce nel mirino di chi pensa che basti una lettera anonima per frenare l’azione coraggiosa avviata o stoppare la rivoluzione sociale e culturale avviata.
La serietà e la passione, il pieno rispetto delle regole etiche, deontologiche e professionali, che tutti riconoscono nella persona del dott. Manganaro, sono il giusto antidoto e la giusta risposta per combattere le assurde accuse di chi pensa di intimidire e di condizionare il percorso di legalità, di verità e giustizia.
L’auspicio che gli formulo vivamente è quello di continuare nell’impegno e nell’attività posta in essere fino ad ora, dando speranza a coloro che, come me e come tanti altri, credono fermamente in un cambiamento radicale da contrapporre, invece, a chi pensa o sogna che la vita debba scorrere sempre nel solito torbido malaffare”.