Muore un neonato, 5 indagati tra il personale sanitario del Papardo

di Giuseppe Salerno
27/09/2017

E’ originaria di Alcara Li Fusi la donna che ha dato alla luce il piccolo Giovanni, all’ospedale Papardo di Messina, morto dopo cinque giorni di agonia, al Policlinico Universitario della medesima città.

La giovane mamma giunta alla 39esima settimana soffrendo di pressione alta e diabete gestazionale, consigliata dal suo ginecologo, lo scorso 16 settembre, si presenta al pronto soccorso del Papardo. Dopo una serie di esami viene ricoverata in Ginecologia. Intorno alle due di notte del 17 settembre viene sottoposta a stimolazione per un parto naturale, nonostante dagli esami ecografici si evincesse una rilevante mole del feto. Alle 11 del mattino iniziano alcune piccole contrazioni che progressivamente portano alla rottura delle membrane. Intorno alle 14 la donna viene trasferita in sala parto dove rimane circa 90 minuti con due dottoresse, un’ostetrica ed un’infermiera. Presente anche il compagno.

Nel corso del parto le ostetriche si ritrovano a fronteggiare alcune difficoltà legate proprio all’abbondante peso del nascituro. Il piccolo non riusciva a venire alla luce rimanendo incastrato per diversi  minuti. Quando finalmente il bambino nasce vengono immediatamente riscontrate, da parte dei sanitari, anomalie nel battito cardiaco unitamente ad una grave insufficienza  respiratoria.

Il piccolo viene prontamente rianimato e trasferito dall’ospedale di Sperone al Policlinico Universitario della Città dello Stretto dove, alle 19:30 del quinto giorno, muore. Alla nascita il bimbo aveva fatto registrare un peso corporeo di 4, 650  kg.  I genitori hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione Arcivescovado. Sulla vicenda sta cercando di far luce Procura della Repubblica che ha già iscritto nel registro degli indagati cinque persone, tra  medici e operatori sanitari.

 

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