Nebrodi, coltivava marijuana a Capizzi: arrestato un 51enne

di Giovanni Doe
27/09/2016

Coltivava cannabis per poi spacciarla: con questa accusa è stato arrestato dai carabinieri a Capizzi Salvatore Ragalmuto Mammino Sauro, 51 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. L’arresto rientra in un’ampia attività di servizi preventivi realizzata nell’area dei Nebrodi, in collaborazione con lo squadrone eliportato cacciatori di Calabria, tesa alla repressione dei reati in materia di armi e stupefacenti.

Per i giorni i militari dell’Arma e lo squadrone dei Cacciatori di Calabria hanno messo in campo un servizio di osservazione, controllo e pedinamento che si è concluso con una perquisizione nell’appezzamento di terreno di proprietà dell’uomoche si trova nel comune di Capizzi, in contrada San Maria. Lì, ben nascosto in un fienile, è stato rinvenuto un sacchetto di nylon con circa 500 grammi di marijuana già essiccata e pronta per la vendita. Ma i militari hanno poi esteso la perquisizione nella zona che costeggia un piccolo ruscello dove, nascosta tra la fitta vegetazione, tale da impedirne l’individuazione dall’esterno, hanno scoperto la piantagione di cannabis indica. In totale, venivano coltivate 20 piante adulte dell’altezza di oltre 2 metri e le cui infiorescenze già presenti avrebbero permesso di ricavare circa un paio di chili di marijuana. Le piante sono poi state estirpate e sequestrate insieme con il sacchetto di nylon con lo stupefacente e gli attrezzi utilizzati per la coltivazione. Il valore totale del sequestro ammonta a circa 20 mila euro.

Sempre nel corso dell’operazione i carabinieri hanno trovato un vasetto di vetro con centinaia di semi di cannabis che probabilmente sarebbero serviti per avviare una piantagione nella prossima stagione di semina. L’arrestato, dopo le formalità di rito, così come disposto dal sostituto procuratore della repubblica presso il Tribunale di Enna, Francesco Lo Gerfo, verrà associato presso la Casa Circondariale di Enna in attesa dell’udienza di convalida. La sostanza stupefacente in sequestro sarà inviata al Ris dei Carabinieri di Messina per l’analisi quantitativa e qualitativa del principio attivo.

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