Nicosia tra Arte, Cultura ed Enogastronomia

di Redazione
05/08/2017

La cittadina ennese è pronta a dare il via ad un’estate all’insegna dell’Arte, della Cultura e dell’Enogastronomia.

Stasera e domani, sabato 5 e domenica 6 agosto, si svolgerà “Calici sotto le stelle”. Evento enogastronomico, giunto alla sua quinta edizione, che prevede la degustazione di prodotti locali e di vini delle migliori cantine nazionali. La location dell’evento sarà il parcheggio di piazza Santa Maria di Gesù, dove i partecipanti potranno degustare primi piatti, secondi a base di carne o pesce e dolci tipici locali, abbinati ai migliori vini. La manifestazione il cui ingresso è gratuito, è stata organizzata dall’Ecomuseo Petra d’Asgotto e dal Comune di Nicosia.

Oltre al buon cibo e il buon vino sarà possibile ascoltare della buona musica live, a cura dei gruppi “Lux Fiat”, sabato, ed “Sicania Groove”, domenica. Spazio anche alla danza con performance in piazza, alla moda creativa con un’estemporanea, a video e musica multimediale, al body panting e tanto altro ancora da scoprire. Inoltre sarà possibile seguire gli eventi in diretta radiofonica, con Radio Studio 2.

Per un’estate, all’insegna dell’Arte e della Cultura, Nicosia offre la mostra “Guido Reni e La Magnificente Bellezza – Capolavori da Ascoli Piceno”. Mostra organizzata dalla Pro Loco, dalla Confcommercio e dalla Diocesi di Nicosia, con il patrocinio del Ministro dei Beni culturali e del Comune di Nicosia, inaugurata lo scorso 30 maggio, presso la chiesa di San Calogero, che sarà visibile fino al prossimo 5 novembre.

La mostra sposa l’iniziativa “l’arte aiuta l’arte”, infatti i proventi della vendita del catalogo andranno a favore di una delle molteplici opere “ricoverate” nel Forte Malatesta di Ascoli Piceno; che custodisce opere d’arte danneggiate dal terremoto che ha colpito le marche nell’ottobre del 2016, e le somme raccolte contribuiranno al restauro di queste. Le tre tele, in mostra nella suggestiva Chiesa di San Calogero gioiello del Seicento, sono a sinistra San Benedetto Abate di Giacinto Brandi, al centro l’Annunciazione di Guido Reni e a destra il Beato Bernardo Abate sempre di Brandi.

L’Annunciazione di Guido Reni è per la prima volta esposta in Sicilia, dopo Montrèal e New York. Il Beato Bernardo Abate e il San Benedetto Abate, di Giacinto Brandi, provengono dalla chiesa ascolana di Sant’Angelo Magno.

Nicosia ed i nicosiani con questa mostra non hanno solo l’onore di ospitare dei grandi capolavori dell’arte italiana del XVII secolo, ma hanno avuto anche il piacere di scoprire il talento e le competenze di Antonio D’Amico, critico d’arte e curatore della mostra. D’Amico, con una brillante carriera che lo ha portato a lavorare alla Biblioteca Apostolica Vaticana, in Archivio Segreto Vaticano, insegna all’Accademia di Belle Arti di Cuneo ed ha alle spalle la realizzazione e cura di importanti eventi e mostre, con artisti internazionali.

“Non avrei mai pensato – racconta Antonio D’Amico – , di fare un evento di questo genere a Nicosia. È la primissima volta che torno a Nicosia, in dodici anni ho fatto mostre in giro per Italia, mi emoziona molto essere qui. Qui ci sono le mie insegnanti, i miei amici, le persone con cui sono cresciuto. Provo tanto orgoglioso, perché da professionista quale sono, da storico dell’arte, sono riuscito a portare uno dei capolavori assoluti della storia dell’arte, l’Annunciazione di Guido Reni; che è pari a Caravaggio e Van Gogh, artisti straordinari di tutti i tempi. Qui è possibile ammirare queste tele in un gioiello dell’arte del Seicento siciliano, luogo che va curato, rispettato e restaurato. Questo è un momento di altissima storia dell’arte, e di riflessione, quindi tutto questo da siciliano, da nicosiano, è un motivo di orgoglio assoluto”.

La mostra è stata curata anche da Stefano Papetti, direttore dei Musei Civici di Ascoli, docente di Museologia all’Università degli Studi di Camerino. “L’aver scelto di portare a Nicosia – racconta Papetti – , l’Annunciazione di Guido Reni e due capolavori del pittore romano Giacinto Brandi è innanzi tutto un ottimo biglietto da visita per Ascoli, che si presenta qui attraverso i suoi capolavori del XVII secolo; ma rappresenta anche l’occasione di meditare come questi dipinti, che rappresentano dei temi sacri, ancora oggi parlino al cuore delle persone e rappresentino un modo diverso rispetto a quello a cui siamo abituati di concentrarsi sulla divinità così come si sono concentrati su questi temi i pittori che li hanno rappresentati. Inoltre, è anche un’occasione importante sotto il profilo didattico perché si vedono riunite in una stessa chiesa due opere che testimoniano la presenza nel Seicento italiano di due correnti pittoriche: il classicismo, con queste figure rarefatte idealizzate di Guido Reni, e il barocco, con le immagini toccanti dei due santi benedettini dipinti da Giacinto Brandi che appunto a Roma è uno dei rappresentanti di punta della scuola pittorica barocca”.

“Muovendosi per Nicosia – prosegue Papetti – ,si possono ritrovare molte altre opere importanti del Seicento, in particolare nella Cattedrale, nei locali annessi al duomo, una bellissima tela di Ribera, pittore caravaggesco di Napoli, che illustra il martirio di San Bartolomeo. Ecco qui, nello spazio di poche decine di metri tra la chiesa di San Calogero, che ospita i dipinti di Ascoli, e la cattedrale di Nicosia si può ripercorrere il divenire dell’arte del ‘600 in Italia: attraverso, appunto, un maestro del naturalismo come Ribera, un grande esponente del classicismo come Reni e un pittore barocco come Brandi”.

La città di Nicosia, infatti, consente di poter effettuare un vero e proprio tour artistico, che si snoda tra monumenti che, con la loro bellezza e magnificenza, catturano l’osservatore; inoltre è possibile ammirare da Jusepe de Ribera a Pietro Novelli, da Salvador Rosa agli affreschi di Guglielmo Borremans, presso la chiesa di San Vincenzo Ferreri.

“Noi dell’Amministrazione – spiega il sindaco Luigi Bonelli -, abbiamo capito che con la cultura si può creare un volano di sviluppo che non interessa sono il territorio nicosiano, ma anche il circondario. La cultura fa cambiare, fa migliorare le coscienze; la cultura fa partecipare e fa diventare un territorio migliore e più bello. Oltre all’offerta culturale della mostra di Guido Reni, Nicosia offre paesaggi bellissimi, una ricca tradizione storica e culturale, di assoluto pregio in tutta la Sicilia. Molti i monumenti e le opere d’arte presenti; i personaggi illustri che hanno visto qui i natali da Marcello Capra, a Filippo Randazzo e Pietro Vinci”.

Altro gioiello della cittadine ennese è il soffitto ligneo a capriate dipinto, unico in Europa, presente nella magnifica cattedrale di Nicosia, che in occasione della mostra è possibile visitare nei fine settimana (per info 3498524504). “Dall’entroterra siciliano – spiega l’assessore Ivan Bonomo – ,un momento di riflessione, riflessione e riscatto culturale da qui la valorizzazione del nostro patrimonio storico artistico, ma anche la valorizzazione di un’intera città. Abbiamo creato dei circuiti turistici culturali ad hoc, con anche delle aperture straordinarie. Infatti sarà aperto, per il periodo della mostra, il soffitto ligneo un’opera importante che solitamente è chiusa, a weekend alternati sarà possibile visitarlo, fino al 5 novembre. In questo modo andiamo a valorizzare anche il nostro patrimonio”.

L’estate nicosiana offre, anche, il 25 agosto in piazza Garibaldi lo spettacolo della più famosa sand artist italiana Stefania Bruno, che presenterà “Guido Reni e la Magnificente Bellezza” spettacolo nello spettacolo, a cui seguirà il concerto per piano e voce del maestro Salvatore Lo Votrico e Valentina D’Alessandro.
Il 2 e 3 settembre si svolgerà, per gli amanti delle quattro ruote, il 2° Raduno Veicoli Storici- Città di Nicosia; il 3 settembre inoltre ci sarà la Sagra del Nocattolo, dolce tipico della tradizione nicosiana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.