Operazione Gamma Interferon, l’accusa regge al Riesame

di Salvo Lapietra
30/12/2016

Messina – Domiciliari revocati per Tindara Ferraro, arresti domiciliari e divieto di esercitare la professione per sei mesi per il veterinario Sebastiano Calanni Runzo, tutto confermato invece per gli altri sette arrestati nell’operazione Gamma Interferon. E’ questa la conclusione cui è giunto il Tribunale del riesame di Messina (presidente Nunzio Trovato a latere Antonio Francesco Genovese e Chiara Di Dio Datola).

Confermate le sette misure dunque e tra queste quelle dei due arrestati detenuti a Gazzi, Salvatore Borgia (per il quale sono stati annullati due capi di imputazione) e Nicolino Gioitta. Borgia che è difeso dall’avvocato Nunziatina Armeli. Ordinanza annullata e domiciliari revocati a Tindara Ferraro.  A carico del veterinario Calanni Runzo decadono due capi imputazione. Entrambi gli indagati sono difesi dagli avvocati Alessandro Pruiti e Laura Todaro.

Attenuata la misura cautelare anche nei confronti di Salvatore Artino Inferno, indagato nell’ambito dell’operazione “Gamma Interferon”. Per l’uomo, difeso dagli avvocati Rosario Ventimiglia e Flavia Galbato, è stato escluso un capo di imputazione e, in sostituzione degli arresti domiciliari, è stato disposto l’obbligo di dimora. un capo d’imputazione è stato escluso anche nei riguardi di Nicolino Gioitta, per il quale è stata confermata la detenzione in carcere. Giovedì 5 gennaio l’udienza al Riesame sugli altri ricorsi.

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