A Palermo anche laureati per posto da lustrascarpe

di Redazione
27/01/2017

Palermo – La fame di lavoro in Sicilia c’è, la crisi pure e l’idea di fare il lustrascarpe a fronte di uno stipendio fisso a fine mese, non la disdegna neppure chi ha una laurea in tasca. Prova ne sia che sono oltre 70 i curriculum arrivati sulla scrivania del presidente di Confartigianato a Palermo Nunzio Reina, che ha rilanciato, nell’era 2.0, un antico mestiere, quello dello ‘sciuscià’, e pensato di costituire una cooperativa con quindici persone, che lavoreranno come nel film neorealista di Vittorio De Sica in altrettante postazioni strategiche distribuite nel centro della città: dalla stazione al tribunale, fino all’aeroporto dove i viaggiatori potranno dare un’ultima lucidata alle calzature prima di imbarcarsi.
A rispondere all’annuncio, in una terra, la Sicilia, dove la disoccupazione giovanile supera il 50%, sono stati soprattutto diplomati ma anche laureati, provenienti da ogni parte dell’Isola. Una prima tranche di aspiranti sciuscià è stata esaminata l’altroieri, la prossima selezione si svolgerà il 1 febbraio.

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