Un allevamento di insetti antagonisti della cimice per la tutela dei noccioleti

di Redazione
14/07/2017

Parte a Palermo il progetto sperimentale per l’allevamento del Gryon muscaeformis, l’insetto antagonista della cimice del nocciolo (Gonocerus acuteangulatus), una specie che aggredisce il frutto, compromettendone le caratteristiche organolettiche ed il valore commerciale.

Questa mattina sono state consegnate le chiavi dei laboratori allestiti dall’Esa, nei locali di Partanna Mondello al Professore Stefano Colazza che guiderà il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo che sarà affiancato dal personale dell’Esa e del Servizio Fitosaniario Regionale, tutti partner del progetto.

L’insettario comprende 200 metri quadrati di strutture al chiuso, attrezzate per il condizionamento termo idrometrico, in modo da garantire i parametri necessari con temperature costanti da 20 a 25 gradi in spazi confinati ed un’umidità del 70%. Il progetto prevede l’allevamento sia dell’insetto antagonista che della cimice. Il Gyron muscaeformis si nutre infatti delle uova della cimice del nocciolo.

Nelle scorse settimane il personale del Servizio Fitosanitario Regionale ha provveduto alla cattura degli insetti nelle campagne del messinese, (tra le aree più colpite dal fenomeno del cimiciato e tra le più vocate alla coltivazione del nocciolo) per accumulare le prime colonie utili ad avviare l’insettario.  Non appena verrà raggiunto un numero sufficiente di antagonisti verranno testati i primi lanci in pieno campo, previsti nella primavera del 2018.

Presenti alla consegna dei locali anche il direttore dell’Esa Fabio Marino, il Presidente del Cda dell’Esa Vitalba Vaccaro, il capo della segreteria tecnica dell’Ufficio di gabinetto dell’Assessorato Agricoltura Vito Sinatra e l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici che afferma: “questo progetto di ricerca ci consentirà di ottenere gli strumenti necessari per fronteggiare la proliferazione della cimice del nocciolo che ha gravemente danneggiato i produttori siciliani, in particolare nell’area del messinese. In questi mesi l’assessorato ha lavorato con grande impegno per individuare le risorse economiche e le professionalità migliori. Dopo i successi ottenuti nei mesi scorsi con i lanci di Torymus per fronteggiare cinipide del castagno, questa nuova ricerca, come assicurato da tecnici e ricercatori, ci consentirà di acquisire un know how scientifico per la produzione di questi insetti che metteremo a diposizione dei produttori agricoli siciliani.  Abbiamo lavorato per mettere insieme istituzioni, enti di ricerca ed aziende con l’obiettivo di individuare una strategia efficace per sostenere il comparto. Il compito della buona politica è quello di ispirare ed assecondare processi innovativi che favoriscano la crescita economica.  Voglio ringraziare tutti i protagonisti per il lavoro svolto.”

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