Parco dei Nebrodi: marchio territoriale al via

di Turi Milano
10/02/2016

Il lancio definitivo del marchio territoriale dei Nebrodi, la definizione della nuova governance che punta alla costituzione di un’agenzia di sviluppo. Sono i due punti cardine dell’azione del Parco dei Nebrodi nei prossimi mesi sulla scia di azioni avviate da almeno un anno. Azioni che da qui a qualche settimana o al massimo in primavera dovrebbero concretizzarsi. Almeno nelle intenzioni del presidente del Parco Giuseppe Antoci: «Il marchio – dice – è cosa fatta. Abbiamo già i nomi del comitato scientifico che vogliamo a garanzia dell’applicazione del marchio che, ricordiamo, è stato creato sulla base delle indicazioni arrivate dagli stessi produttori. Un lavoro certosino fatto in collaborazione con il presidente regionale di Slow Food Saro Gugliotta che è anche il direttore dell’associazione Strada dei sapori». Insomma un pezzo di quella strategia di valorizzazione del territorio che il Parco intende guidare in parallelo all’azione di tutela del patrimonio che si è concretizzata anche con le denunce, la revoca di terreni a soggetti non in regola con il certificato antimafia, la firma del protocollo di legalità costati al presidente minacce e dunque misure di sicurezza straordinarie.

L’altro progetto che Antoci sta provando a portare avanti è quello che riguarda la costituzione di un’agenzia di sviluppo territoriale: il modello cui guarda questa parte della Sicilia è la Sovisma che sulla Madonie ha, secondo il giudizio di molti, dato buoni risultati. Un progetto di cui si parla ormai da parecchi mesi e all’inizio di dicembre dell’anno scorso il Parco ha chiamato a raccolta i comuni che ne fanno parte e gli altri che invece chiedono di entrare (con i 24 Comuni del Parco che con i 22 richiedenti l’inserimento e costituiti in Associazione temporanea di scopo): nel corso di quella riunione è stata presentata la bozza di convenzione che dovrà essere approvata dai singoli Comuni ma a distanza oltre due mesi non vi sono novità su questo fronte. «Il Parco dei Nebrodi – spiega Antoci – intende costituire questo tipo di struttura per garantire, attraverso lo strumento della convenzione, la giusta relazione di fiducia con gli operatori locali».

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