A Pettineo fa discutere il finanziamento CIPE, interviene il gruppo “Progetto Futuro”

di Giuseppe Salerno
11/01/2018

Lo scorso 22 dicembre, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) ha deciso l’utilizzazione delle risorse, derivanti da revoche per le obbligazioni giuridicamente vincolanti non assunte nei termini previsti, a favore di interventi di Comuni ed Enti pubblici ad un livello di progettazione tale da consentire il rapido avvio della spesa, ovvero che richiedessero un cofinanziamento del costo residuo per poter essere rapidamente avviati. Tra gli interventi approvati, ai quali fino ad ora è arrivata la conferma di finanziamento dal Ministero, anche la riqualificazione urbana della zona Castello, di via Gelsi e delle aree adiacenti al Comune di Pettineo, per un importo pari ad 1 milione 946 mila euro.

La notizia dell’importante finanziamento, viene accolta con entusiasmo dalla comunità pettinese, ma ben presto, infiamma gli animi di taluni che sul social iniziano a dibattere, con un tono dal vivace al risentito, nel tentativo di far rientrare, “entro giusti limiti”, l’abilità dimostrata l’Amministrazione comunale nell’intercettare il grosso finanziamento. Oggi, a distanza di qualche giorno, a raccontare il loro punto di vista è il gruppo  politico “Progetto Futuro” dal quale riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto segue:

“ Nei giorni scorsi abbiamo assistito ad una bagarre, sopratutto “social”, relativa al finanziamento che riguarda la riqualificazione urbana della via Castello, via Gelsi e aree adiacenti nel Comune di Pettineo. Sembra arrivare in ritardo l’intervento del gruppo politico “Progetto Futuro”, ma cosi non è! Difatti, per evitare inesattezze e/o  futili commenti, citazioni di personalità quale Dante Alighieri, affermazioni di malattie virali quali la “rabbia”, segni incontrollabili di spocchia e tracotanza, o ancora di “miracoli” (tra i commenti sui social viene affermato che se si lavora tutti insieme si riesce anche in pochi mesi a fare progetti e realizzarli, forse non si è consapevoli del lavoro a monte che bisogna fare per produrre un progetto di tale portata!?!?) il gruppo politico Progetto Futuro ha raccolto tutte le informazioni e la documentazione necessaria per spiegare la reale versione dei fatti. È vero, di solito la storia è scritta dai vincitori, quindi molte cose si tralasciano, vengono omesse e si ha una distorsione della realtà. Noi vi racconteremo la storia così come è avvenuta, senza tralasciare nulla.

Tutto parte dal lontano 14 Novembre 2004, con l’allora Sindaco Barberi Frandanisa Giuseppe che determina l’affidamento dell’incarico, per lo studio geologico e la progettazione definitiva dei lavori di riqualificazione urbana della zona Castello, via Gelsi e delle aree adiacenti, a due Architetti e un Geologo, con una spesa di oltre 100.000 €, spesa a cui citiamo: “si farà fronte con i fondi di assegnati a questo Ente dall’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici.  Da qui inizia l’iter delle varie presentazioni. Siamo al 30 Aprile 2007, il progetto in questione viene presentato dall’amministrazione Barberi, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per essere finanziato tramite i fondi della programmazione straordinaria.

Il progetto non ha tempo di accumulare molta polvere che il 30 Settembre 2008 viene chiesto l’inserimento nel PON sicurezza per lo sviluppo – obiettivo convergenza 2007-2013.  Il 3 Giugno 2010 viene riproposto, questa volta all’Assessorato Regionale all’Economia, dopo un bando pubblicato dallo stesso assessorato che permetteva l’invio di progetti per “Spese di investimento negli enti locali – Interventi di carattere straordinario per investimenti negli enti locali”.  È  il 29 Settembre 2015 e sotto la guida del Sindaco Liberti Giuseppe viene chiesto il finanziamento del progetto questa volta all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità.

Ed eccoci infine al 14 Dicembre 2017, quando l’amministrazione comunale capeggiata dal Sindaco Ruffino Domenico inoltra il progetto al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica). Il 22 Dicembre 2017 il Segretario del CIPE, Luca Lotti comunica, finalmente, che il CIPE ha deciso l’utilizzazione delle risorse derivanti da revoche per le obbligazioni giuridicamente vincolanti non assunte nei termini previsti, a favore di interventi di Comuni ed Enti pubblici ad un livello di progettazione tale da consentire il rapido avvio della spesa, ovvero che richiedessero un cofinanziamento del costo residuo per poter essere rapidamente avviati, invitando l’ente comunale a produrre delle schede  su carta intestata dell’Ente con delle informazioni relative al progetto. Una volta inviate le suddette schede prima che il progetto venga finanziato dovrà passare i controlli di legittimità operati dalla Corte di Conti. Ad oggi, dunque, l’approvazione del finanziamento non ha ancora ultimato il suo corso, ma siamo sicuri che tutti, vecchi, nuovi amministratori e cittadini auspichiamo che il tutto si concluda con la pubblicazione della Delibera sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica perché a quel punto sarà tutta la comunità a trarne vantaggio.

In conclusione non si può di certo affermare che le amministrazioni precedenti non ci abbiano provato a farsi finanziare il progetto. Ad ogni modo pensiamo che sia DOVERE di qualsiasi amministrazione, tra le altre cose, intercettare possibili forme di finanziamento senza che ciò debba essere sfruttato come atto di merito o ancora peggio di superbia.”

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