Pettineo: una giornata ecologica per la cura della cosa pubblica

di Giuseppe Salerno
23/04/2017

Una bella domenica di sole e d’impegno civico quella organizzata nel piccolo centro di Pettineo dal gruppo politico “Pettineo domani” finalizzata a rendere la cittadinanza più consapevole dell’urgenza di cambiare comportamenti collettivi e stili di vita, attraverso azioni volte alla pulizia, al rispetto individuale ed al bene comune.

L’annuncio dell’iniziativa “Siamo tutti responsabili del nostro territorio” ha, in brevissimo tempo, raccolto numerosi consensi, concretizzatisi con la partecipazione attiva di giovani, ma anche di meno giovani e famiglie intere. Una domenica ecologica che ha consentito  ai cittadini pettinesi di riappropriarsi per un giorno delle vie del caratteristico centro collinare.

E’ vero: non sono state ripulite tutte le zone e non sono stati sanati tutti i problemi di pulizia del paese. Ma la giornata ecologica, oltre che favorire la pulizia di alcune aree critiche, è voluta essere la prima di una lunga serie di iniziative di pulizia e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, per stimolare il senso civico all’insegna di un paese pulito e di un ambiente sano. Nessuna passerella. Nessuna voglia di protagonismo. Ma solo un modo per dare un contributo fattivo alla cura dell’ambiente. Un grande merito di cui vanno orgogliosi tutti i volontari, in particolare ai ragazzi diversamente abili dell’Associazione locale Giovanni Paolo II, che hanno svolto un lavoro splendido, mettendo a disposizione braccia, mezzi e una sensibilità enorme. La loro partecipazione ha consentito la rimozione, la raccolta differenziata e il relativo conferimento presso l’isola ecologica comunale.

In vista delle amministrative, che porteranno Pettineo al voto per l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale, previste per il prossimo 11 giugno, ad oggi, a parte il gruppo politico “Pettineo domani” che nella corsa alla poltrona di primo cittadino ha già ufficialmente candidato Domenico Ruffino, non si è ancora fatto avanti nessun altro. Di discorsi in giro se ne fanno tanti, di ipotesi ne emergono un’infinità ma, a quanto pare, non  sono state raggiunte, dagli altri gruppi, quelle convergenze politiche e programmatiche che dovrebbero portare alla definizione del candidato competitor.

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