Porto di Sant’Agata, Sottile: “Fatti passi avanti verso l’inizio dei lavori”

di Redazione
10/10/2017

“L’assessore Croce ha firmato la verifica di ottemperanza delle prescrizioni del decreto del Dirigente responsabile del sevizio Ambientale n.25 del 26/1/2006 espletata dalla commissione tecnica specialistica per le autorizzazione ambientali di competenza regionale. Quindi un altro passo avanti verso l’inizio dei lavori”.

Lo scrive in una nota il sindaco di Sant’Agata Militello, Carmelo Sottile, che rivendica i risultati ottenuti: La mia amministrazione è stata capace di superare ben 18 prescrizioni imposte in sede di approvazione del progetto definitivo da parte della Regione, riuscendo ad eliminare tutta una serie di criticità che avrebbero dovuto essere affrontate dall’Amministrazione Mancuso, che, ormai lo possiamo dire, ha seguito l’iter dell’opera pubblica più importante dell’Interland, di cui aveva ereditato il finanziamento dall’amministrazione Fresina, in modo assolutamente inadeguato”.

“La precedente amministrazione – prosegue il primo cittadino – ha compiuto scelte politiche inopinate quale quella dell’appalto integrato, su cui poi non è riuscita efficacemente a vigilare secondo quanto sostiene la Procura ed il GUP del Tribunale di Patti, nel procedimento per turbativa d’asta, falso ed abuso d’ufficio ancora pendente e non ha avuto il coraggio di affidare l’appalto all’aggiudicataria pur in assenza di sospensiva da parte del Giudice amministrativo presso cui era pendente il contenzioso tra le imprese, nonché ha autorizzato una cessione di ramo di azienda che il Tribunale delle imprese di Palermo assume essere illegittima. Un vero e proprio disastro di cui sembra nessuno si sia accorto in questi anni”.

Il sindaco poi attacca “Forze politiche, parti sociali, stampa, hanno ritenuto di non doversi occupare del disastro che la mia Amministrazione ha ereditato ed ha dovuto fronteggiare per salvare quest’opera. Allo stesso modo nessun merito ancora è stato riconosciuto per la titanica attività politica ed amministrativa con cui è stato salvato il finanziamento e siamo giunti alla vigila dell’inizio dei lavori. Certo la sentenza del Tribunale di Palermo pone qualche difficoltà in più, ma anche rispetto a tale criticità, come sempre, con la competenza, il buon senso e la libertà che ci ha guidato in  questi anni troveremo il modo di salvaguardare l’interesse pubblico alla realizzazione dell’opera. Seppure è vero che il Tribunale di Palermo ha dichiarato nulla la cessione del ramo di azienda tra Sigenco e Cogip e la delibera di giunta con cui l’Amministrazione Mancuso ha autorizzato la cessione, tale sentenza non ha efficacia esecutiva e, quindi, l’amministrazione potrà porla a fondamento di un atto di autotutela finalizzato alla caducazione del contratto e dell’interpello della seconda classificata, Condotte Acque Spa, solo se ulteriori ritardi nell’inizio dei lavori dovessero far configurare un interesse concreto ed attuale al ripristino della legalità presumibilmente violata. Se, invece, l’impresa dovesse garantire ,così come mi ha manifestato, attraverso un crono-programma adeguato di essere nelle condizioni di completare l’opera entro i termini necessari per non perdere il finanziamento, l’amministrazione non ha nessuna ragione per bloccare l’iter che il RUP ha dichiarato di essere in grado di portare avanti con la validazione del progetto e l’approvazione in linea tecnica ed amministrativa, che consentiranno l’inizio dei lavori entro il mese di ottobre”.

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