Presentato l’itinerario gaginiano: nove comuni coinvolti

di Salvo Lapietra
12/05/2016

E’ stato presentato stamattina nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico di Sant’Agata Militello, l’Itinerario Gaginiano nella Valle del Fitalia che si snoderà tra i 9 paesi che si affacciano nella vallata. Presenti il Dirigente dell’Itet, Antonietta Emanuele, con i docenti che si occuperanno del progetto, il vice sindaco di Mirto (comune capofila) Luigi ialuna, lo scultore Mario Roberto Valenti, il Sindaco di Caprileone, Bernadette Grasso, il Sindaco di Longi, Sandro Lazzara e diversi amministratori locali dei 9 paesi coinvolti.Un percorso turistico-culturale, con circa 30 splendide sculture tradotte anche in inglese, curate dal giovane scultore Mario Valenti, che rappresenta la prima tappa della realizzazione di un “Museo Diffuso” contenitori di opere d’arti marmoree, di pittura, di sculture in legno, ceramiche e siti storici presenti nella Valle del Fitalia. Un progetto che coinvolge la Diocesi di Patti e le parrocchie, oltre naturalmente gli allievi dell’ITET, indirizzo turistico e le amministrazioni dei 9 Comuni della Valle del Fitalia (Caprileone, Mirto, Frazzano’, Longi, Galati Mamertino, Tortorici, San Salvatore del Fitalia, Castell’Umberto e Naso).

Un ampliamento dell’offerta atorico-culturale che parte dal progetto di valorizzazione del patrimonio artistico opera di una grande famiglia di scultori, I Gagini, provenienti dal Canton Ticino, che operarono in Sicilia oltre 500 anni fa. Un itinerario completo che comprende opere del capostipite Domenico, proveniente da Bissone ma stabilitosi a Palermo dopo aver lavorato a Napoli, insieme a Francesco Laurana, alla realizzazione del monumentale arco di trionfo del Maschio Angioino. Sculture dei figli Giandomenico, Antonino, Giacomo, Fazio, Vincenzo ed Antonello. Grazie in particolare a quest’ultimo, Antonello, il nome dei Gagini arrivò al massimo degli onori e alcune delle sue sculture e cone sono presenti nelle chiese di diversi paesi del Fitalia. Ma anche sculture dei nipoti del capostipite Domenico come Annibale, Francesco, Giuseppe e di alcuni allievi di scuola gaginiana come Baldassarre Massa o Aurelio De Basilicata. 

Nel progetto un ruolo importante avranno gli allievi dell’ITET, indirizzo turistico, che accoglieranno e guideranno i turisti che si recheranno nel territorio durante i week end di maggio, mese dedicato alla Madonna, e il primo ponte lungo di giugno. Una collaborazione con le Parrocchie e i Comuni che permetterà di fruire delle Chiese per l’intere giornate di sabato e domenica.

Un progetto sostenuto dal Vescovo di Patti, Monsignor Ignazio Zambito, fondamentale per una collaborazione con i Comuni e gli istituti superiori del territorio e che apre la strada per una successiva fase che comprenderà opere di pittura e di sculture lignee realizzate da grandi artisti del passato permettendo la creazione di un Museo diffuso che partendo dal Fitalia si potrà ampliare nel resto del territorio Nebroideo.

“Il progetto alternanza lavoro dovrà rappresentare per i ragazzi dell’Istituto e in particolare per quelli dell’indirizzo turistico un primo momento di contatto con il mondo del lavoro, una prima esperienza di vita di rapporti con Istituzioni ed aziende da potranno ricavare spunti per poter programmare le loro attività lavorative future”. Lo ha dichiarato Antonietta Emanuele, dirigente dell’ITET durante l’intervento.

“Si tratta di una azione di coordinamento tra Istituzioni comunali, ecclesiastiche e scolastiche a servizio del territorio il cui obiettivo è quello di creare le condizioni affinchè attraverso la proposizione di itinerari turistico- culturali inseriti in un contesto di Museo diffuso, si possa attrarre visitatori sia nazionali che internazionalli”. Lo hanno dichiarato Bernadette Grasso e Luigi Ialuna durante i loro interventi.

 

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