Rifiuti, allarme dell’Anci: chiusura Mazzarrà determina situazione critica in 90 comuni

di Salvo Lapietra
04/11/2014

PALERMO – “Con la chiusura della discarica di Mazzarrà S. Andrea una novantina di comuni della Sicilia orientale, e qualche comune di quella occidentale, come Termini Imerese e Cefalù, da ieri, non sanno più dove spedire i rifiuti solidi urbani aggravando ulteriormente una situazione, già critica e più volte denunciata dall’Anci Sicilia, determinata dalla mancanza di un piano rifiuti regionale e di un programma concreto di impianti”. Lo afferma in una nota Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia.
“Mancano, infatti – continua Orlando – non soltanto discariche a norma ma anche stazioni di trasferenza e impianti di compostaggio e tali lacune producono costi altissimi per il conferimento a discarica. La raccolta differenziata, poi, che avrebbe dovuto essere promossa dalla Regione, viene vanificata dalla assenza di impianti adeguati e in taluni casi,  come a Palermo, ha avuto trasferite le risorse e non ha attivato il relativo servizio”.
“Siamo giunti a un punto di non ritorno – ha dichiarato Salvatore Lo Biundo responsabile delle politiche ambientali e vice presidente dell’Anci Sicilia – per evitare il collasso nel conferimento dei rifiuti in tutti i comuni siciliani è necessario che il nuovo Governo della Regione intervenga, nel più breve tempo possibile, per calmierare i prezzi di conferimento in discarica, assicurando uniformità all’intero sistema isolano e approvi un piano regionale dei rifiuti, tenendo conto delle necessità concrete dei comuni siciliani, quotidianamente in prima linea nella gestione delle emergenze”.

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