Sanità, la Cisl: “Smantellata in provincia di Messina”

di Salvo Lapietra
10/09/2016

La richiesta di riorganizzazione della rete sanitaria del territorio messinese si è ridotta in una disorganizzazione e in una forte ed ennesima penalizzazione del nostro territorio. Sono queste le prime dichiarazioni a caldo dei vertici della Cisl di Messina con il segretario generale Tonino Genovese e i segretari delle federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici Calogero Emanuele e Gianplacido De Luca.
«Viene alla luce una nuova rete sanitaria che in maniera scriteriata taglia servizi essenziali per le Comunità e prima tra tutti, guarda caso, quei servizi preposti ad assicurare le emergenze: i Pronto Soccorsi. In provincia di Messina a farne le spese sarebbero Barcellona e Mistretta.

Il caso Mistretta

Per la Cisl Messina la rete ospedaliere proposta dall’assessore Gucciardi non tiene conto assolutamente della peculiarità e specificità del territorio. È il caso di Mistretta. «Forse l’assessore non conosce l’orografia del territorio che dista oltre 50 chilometri dall’ospedale di Sant’Agata Militello e oltre 70 da quello di Cefalù, con una rete stradale assai precaria soprattutto per quel che riguarda quella dei paesi viciniori interessati, da Tusa a Motta d’Affermo, da Pettineo a Castel di Lucio. Insomma un ospedale di Mistretta destinato allo smantellamento che, dopo aver subito la chiusura del punto nascita, ora verrebbe privato anche del pronto soccorso».

La stessa chiusura del Pronto Soccorso del Cutroni Zodda di Barcellona collassa il Fogliani di Milazzo che, con i suoi oltre 50 mila accessi annui, dovrebbe farsi carico di ulteriori 25 mila accessi del barcellonese.

Vanificato il lavoro sul Piemonte

«Anche il lavoro di oltre due anni per mettere in sicurezza i servizi dell’Ospedale Piemonte, approdando alla legge 24 che ha dato vita alla nuova Azienda Irccs – Piemonte – continuano – oggi viene vanificato dalle scelte improprie ed inopportune operate dall’assessore Gucciardi che con le sue visite ha sempre rassicurato la Politica, le Parti Sociali e la Comunità. Oggi viene certificato il depotenziamento e ridimensionamento di quel famoso Polo d’eccellenza di riabilitazione e il mantenimento del Presidio d’emergenza che doveva dare certezza a continuità ai bisogni della collettività di riferimento ed anche ai lavoratori che proprio in questi giorni hanno optato per aderire al Progetto IRCCS – Piemonte, adoperando lo strumento del Trasferimento dall’ex Papardo – Piemonte».

Il sindacato denuncia come questo sia un Piano fatto ancora una volta «sulla logica dei numeri, dei tagli lineari e del risparmio di spesa e non certamente sulla base delle esigenze del territorio e dell’utenza. Questo viene confermato dal fatto che neanche i Direttori generali delle Aziende Sanitarie sarebbero stati informati di questa scellerata proposta che l’assessore Gucciardi annuncia attraverso la stampa».
Per la Cisl la nuova rete ospedaliera in Sicilia proposta va bocciata e «siamo pronti a far valere le nostre ragioni su tutti i tavoli di confronto che devono essere aperti ai vari livelli con i Sindacati e parti sociali. Lo stesso impegno chiediamo alla deputazione messinese in sede di Commissione Sanità ma anche nelle sedi romane».

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