Scoperta truffa col gasolio agricolo: denunciate nove persone a Cesarò

di Redazione
11/07/2017

Un traffico illecito per tre milioni e mezzo di litri di gasolio è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Messina. Due milioni di euro di imposta evasa, nove le persone denunciate. Le Fiamme Gialle hanno individuato un vero e proprio distributore clandestino di carburante a Cesarò, sequestrando ventimila litri di gasolio.

Il titolare di una ditta individuale dedita al commercio di carburante per uso agricolo, dopo aver acquistato regolarmente il gasolio, sottoposto a tassazione agevolata, presso un deposito di Augusta, durante il percorso di rientro alla sede della sua azienda, lo scaricava presso luoghi non autorizzati né alla detenzione, né all’utilizzo di tale carburante ad uso specifico. Gli acquirenti, principalmente ditte di autotrasporto, in virtù di questo meccanismo e approfittando del prezzo vantaggioso si proponevano, a loro volta, sul mercato “nero” a tariffe concorrenziali, ponendo in essere una forma di concorrenza sleale, oltre che del tutto illecita, nei confronti degli operatori regolari del settore, grazie a una consistente riduzione dell’accisa, pari a ben il 78%, ossia circa cinquanta centesimi di euro al litro.

Così, a fronte di un prezzo di mercato che oscilla mediamente intorno a 1,35 euro per litro, il prezzo di vendita effettivo era pari a circa 0,85 euro per litro. Naturalmente il tornaconto non era solo per i clienti: anche il titolare della ditta, a fronte di un prezzo di vendita dichiarato di 0,65 euro, otteneva un guadagno netto totalmente “in nero”, pari a circa venti centesimi a litro. Lo stesso, inoltre, al fine di giustificare le illecite compravendite di prodotto, emetteva falsa documentazione contabile, come fatture di vendita e documenti di accompagnamento del prodotto, intestandoli ad ignari soggetti.

Le Fiamme Gialle, grazie all’ausilio di alcune telecamere installate nelle immediate adiacenze dell’azienda, hanno appurato che una parte di prodotto veniva stoccata direttamente presso il deposito della ditta di Cesarò, il quale, in alcune giornate, si trasformava in un vero e proprio distributore stradale abusivo. Nel corso delle investigazioni, i finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sottoposto a sequestro ventimila litri di gasolio agricolo, cinque serbatoi da novemila litri ciascuno, contenenti il predetto prodotto petrolifero denaturato, e un’autocisterna. Denunciati  il titolare del deposito commerciale oggetto d’indagine e altre otto persone, tutti per il reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, che prevede la reclusione fino a cinque anni.

Gli sviluppi investigativi hanno consentito di quantificare la vastità del fenomeno evasivo: è stato calcolato che dal 2014 al 2016 il titolare della ditta ha illecitamente ceduto oltre 3.600.000 litri di prodotto con accisa agevolata, con un danno per l’Erario, recuperato così a tassazione, pari a circa due milioni di euro. Infine, è stato stimato in circa ottocentomila euro il valore dell’I.V.A. e dell’IRPEF sottratto a tassazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.