Sicilia, grani antichi certificati

di Salvo Lapietra
19/02/2016

Certificare i grani antichi siciliani attestandone le caratteristiche e garantendo la provenienza. E’ il progetto lanciato qualche settimana fa dall’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici che ha chiesto all’Istituto regionale vino e olio di occuparsi anche di questo settore ritenuto strategico per l’agricoltura siciliana.

“L’Irvo è il ‘ministero degli esteri’ del vino siciliano, e così sarà anche per il nostro olio”, ha detto Antonello Cracolici.

Vino e olio sono infatti gli ambiti in cui l’ente esplica le sue attività ma ora l’Irvo si aprirà anche al mondo del grano. E’ quanto infatti Cracolici ha chiesto all’Istituto, ovvero la certificazione dei grani antichi di Sicilia. ”La nostra isola ha le sue eccellenze nel vino e nell’olio – ha detto – ma bisogna tutelare e promuovere anche i grani antichi siciliani che rappresentano un patrimonio da valorizzare attraverso apposite filiere”.

L’assessore ha infine parlato del riordino degli enti partecipati dalla Regione. “Questo processo – ha detto – non dovrà mettere a rischio il ruolo di chi, come l’Istituto del Vino e dell’Olio, è un riferimento importante per i produttori. Anzi – ha concluso Cracolici – l’auspicio è che l’Istituto assuma sempre più un ruolo strategico nel settore della ricerca, per migliorare le  qualità delle nostre produzioni e il coordinamento delle attività di promozione in Italia e all’estero”.

Cracolici ne ha parlato nel corso di una visita all’Istituto ben accolta dal personale che ha avuto modo di confrontarsi con l’assessore su varie tematiche. “E’ stato un piacere per noi – commenta il direttore generale, Lucio Monte – ricevere la visita dell’assessore che stimiamo molto per la sua competenza politica e di visione generale. E’ stato un momento di confronto in cui abbiamo avuto la possibilità di far conoscere in maniera più dettagliata gli ambiti dei quali ci occupiamo”.

Dalla ricerca alla certificazione, dalla progettazione e promozione, tutto questo è l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio che in questi anni di “ristrettezza economica” “non ha mai fatto un passo indietro nella garanzia dei servizi e nella qualità”, sottolinea il direttore.

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