Sicilia prima regione d’Italia a riconoscere la fibromialgia

di Redazione
16/10/2018

La Sicilia è la prima regione d’Italia a riconoscere che la fibromialgia non è una malattia invisibile. L’Assessorato regionale alla sanità ha costituito il Gruppo di lavoro su “Fibromialgia (FM), Encefalomielite mialgica benigna (ME/CFS) e Sensibilità chimica multipla (MCS)”.

Fortemente voluto dal presidente della Regione Nello Musumeci per supportare i malati affetti da tale patologia presenti nell’isola e dall’assessore Ruggero Razza, è stato costituito il Gruppo di lavoro per l’approfondimento delle problematiche della Fibromialgia (FM), dell’Encefalomielite mialgica benigna (ME/CFS) e della Sensibilità chimica multipla (MCS).

Il Gruppo di lavoro ha il compito di supportare l’Assessorato nella formulazione di precisi atti di indirizzo tecnico-scientifico per l’elaborazione dei protocolli clinici assistenziali volti a garantire l’assistenza ai pazienti affetti da tali sindromi. Oltre ai dirigenti responsabili di “Programmazione ospedaliera”, “Farmaceutica” e “Sorveglianza ed epidemiologia valutativa”, fanno parte del Gruppo di lavoro esperti esterni all’assessorato, cioè i dottori, Giuliana Guggino, Sergio Chisari, Daniele Buttitta e Filippo Brighina che hanno dichiarato: “Lavoreremo per definire ed individuare attraverso il contributo multi-disciplinare i percorsi terapeutici più specifici ed adeguati per trattamenti personalizzati, mirati alle necessità del singolo paziente. Disegneremo protocolli di studio per la valutazione dell’impatto attuale della patologia fibromialgia in termini sia di sofferenza che di costi economici, legati sia alla spesa sanitaria che alla disabilità che la patologia comporta in termini di costi diretti, legati cioè alla spesa per farmaci, accertamenti, accessi in area di emergenza e ricoveri, che per quel che concerne i costi indiretti, in genere assai più consistenti, conseguenti sia alla perdita di giornate di lavoro che alla ridotta produttività lavorativa per la disabilità indotta alla patologia, il monitoraggio degli effetti dell’implementazione dei suddetti percorsi servirà a valutarne la fattibilità e l’efficacia in termini di benessere e salute ma anche di costi con la speranza che l’impiego appropriato di risorse serva a migliorare al qualità di vita dei pazienti, abbattendo anche i costi sociali ed economici della malattia”, concludono.

Non ho parole per esprime la mia felicità per questo traguardo raggiunto, frutto di lavoro, fatica e lotta da parte di Aisf Onlus, per avere finalmente dato una dignità a noi tutti pazienti fibromialgici – commenta la responsabile dell’Aisf di Bagheria Giusy Fabio -. Ringrazio l’assessore Razza e tutti coloro che hanno permesso un inizio di percorso. Sono certa che porterà almeno in Sicilia al riconoscimento della fibromialgia e all’attuazione di linee guida per potere correttamente aiutare i pazienti nella gestione della loro malattia”. Ad affiancare AISF in qualità di consulente Debora Borgese, membro del Gruppo di lavoro istituito dall’assessorato.

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