I siciliani mangiano pochi formaggi isolani, i dati del progetto Putìe

di Redazione
10/07/2017

I siciliani mangiano pochi formaggi prodotti nell’isola. I più diffusi nei punti vendita, supermercati e negozi alimentari, sono il Grana Padano Dop, il Parmigiano Reggiano Dop, la Pasta filata tipo Galbanone, la Ricotta fresca di pecora siciliana, il Galbanone. I prodotti a marchio Dop più venduti sono: Grana padano, Parmigiano, Asiago, Emmental, Taleggio. Solamente al sesto posto un siciliano: il Ragusano. Il prezzo medio dei prodotti lattiero caseari venduti in Sicilia è pari a 12,88 euro circa ed ha una variabilità alta, spaziando dai 6 euro della ricotta ai 50-60 euro dei formaggi particolari. È quanto emerge dal progetto di ricerca Putie dell’Università di Catania, presentato oggi a Floresta, dal professore Giuseppe Licitra, nel corso dell’evento Nebrodi Cheese Festival, finalizzato alla promozione dei prodotti territoriali di nicchia.
 
La ricerca è stata sviluppata su 518 punti vendita distribuiti in 157 comuni della Sicilia (40% del totale). “L’obiettivo del progetto- ha spiegato Licitra –  è stato quello di rilevare tutti i prodotti caseari presenti nei banconi espositivi, al fine di studiare la diversificazione dell’offerta, il posizionamento dei prodotti caseari tradizionali siciliani e migliorare le conoscenze sulle dinamiche dei prezzi al dettaglio, tra  le diverse tipologie dei punti vendita, per l’origine dei prodotti, per il trattamento del latte (crudo contro pastorizzato), per i luoghi della trasformazione casearia (aziendale contro industriale), per la tipologia di prodotto (DOP, tipici tradizionali, industriali), per il livello di stagionatura”.
 
“I risultati però sono sconfortanti  – ha continuato – con dati che riflettono alcuni dei principali problemi del settore lattiero caseario siciliano ovvero l’organizzazione dell’offerta e la distribuzione capillare”.
 
Risultati non rassicuranti se si pensa che solo il 43% dei prodotti venduti in Sicilia ha origine in Sicilia. Il 41,53 % viene dal resto d’Italia ed il 15,13% dall’Europa. Mentre i formaggi a latte crudo sono solo il 34%, inclusi le DOP. Le 4 DOP Siciliane (Ragusano, Pecorino Siciliano, Vastedda della Valle del Belice, Piacentinu Ennese) sono poco presenti, anche se riscontrano prezzi buoni e superiori ai prezzi medi (solo il Ragusano DOP è presente in circa 100 punti vendita). Solo il 12,5 % è prodotto in aziende agricole.
 
Segnali di ottimismo e inversione di rotta emergono tuttavia nel corso del convegno organizzato a Floresta durante la manifestazione Nebrodi Cheese Festival. Per la prima volta in Sicilia, infatti, dei produttori si organizzano per selezionare i loro prodotti migliori, stagionarli in forma collettiva e sviluppare una strategia di distribuzione e marketing comune.  Durante il convegno “I prodotti caseari tradizionali: realtà e prospettive nell’era della globalizzazione”, si è anche fatto il punto della situazione sull’iter di ottenimento del marchio Dop per il formaggio Provola dei Nebrodi, sulla concentrazione dell’offerta e sulla presentazione del marchio in caseina del Consorzio Provola dei Nebrodi, che accompagnerà la selezione delle Provole dei Nebrodi nel mercato.  Entusiasta il Sindaco di Floresta, Sebastiano Marzullo: “Oggi grazie alla Provola del Nebrodi – ha affermato –  usciamo dalla mediocrità”. 

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