Il sindaco di Mistretta, Porracciolo, torna in “scena”

di Giuseppe Salerno
29/11/2017

Quando l’avvocato Liborio Porracciolo, qualche anno fa, prese la decisione di candidarsi per le amministrative e correre per la poltrona di primo cittadino, forse, non immaginava minimamente quali fossero le difficoltà legate all’amministrazione dell’ente Comune. Probabilmente pensava che fare il sindaco della città di Mistretta sarebbe stato facile com’era stato facile fare il presidente dell’Anspi. Carica che, nell’associazione ecclesiale cattolica, lo stesso, ha ricoperto in maniera encomiabile dimostrando di essere un eccellente pianificatore ed organizzatore. Cosa che da sindaco non è riuscito, nonostante gli sforzi, a fare. La cosa che, più d’ogni altra, gli riusciva era organizzare le commedie nelle quali, il più delle volte, ricopriva il ruolo principale per l’attitudine, le capacità e le inclinazioni naturali che aveva nel fare ridere.

Liborio Porracciolo ha smesso con il teatro, ma da tre anni, continua a recitare ed interpretare il difficile ruolo di sindaco della città di Mistretta, senza però riuscire a far divertire nessuno. Recita la parte del sindaco vittima, bersaglio costante d’ingiustizie perpetrate dall’opposizione politica e, addirittura, da una insignificante parte di stampa. Quella parte di stampa che, stando ai fatti, racconta ed informa i cittadini seguendo da vicino tutto ciò che accade nel Comune di Mistretta. Una situazione fastidiosa, vista dalla parte di chi amministra, la quale si augurerebbe che certe cose non si sapessero in giro. Noi lo sappiamo: portare allo scoperto quello che molti vorrebbero rimanesse nascosto viene spesso interpretato come un gratuito e maligno attacco personale. Nel personaggio di primo cittadino, l’avvocato Porracciolo, non si capisce se per attitudine artistica o deformazione professionale, crea continuamente alibi per ottenere, da chi ascolta, indulgenza, comprensione e protezione. Dà sempre la colpa agli altri e alle circostanze (una facile soluzione per evitare di assumersi la propria responsabilità e celare le incapacità) tentando di ridimensionare e alleggerirsi del peso rappresentato dai problemi. Un sindaco attore a tutto tondo, insomma, senza alcuna riserva, bravissimo a pontificare e fare chiacchiere, ma pessimo quando si tratta di mettere in pratica le cose di cui parla. Detto alla Robert De Niro, tutto “chiacchiere e distintivo”.

Da qualche giorno a questa parte il sindaco Porracciolo è tornato sul piccolo schermo, con dei videomessaggi sul social Facebook, recitando la parte del primo cittadino vessato, perseguitato e oppresso, accusato ingiustamente, assumendo la propria difesa. Nell’ultimo video, in cui peraltro racconta una serie di inesattezze, attacca, nuovamente, il nostro giornale riferendosi, non esplicitamente, ad un articolo, pubblicato da noi lo scorso 14 novembre, che parla del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.

Lo fa accusandoci di screditare e denigrare la sua amministrazione comunale, con l’effetto pesante di gettare nello sconforto i cittadini. Nebrodi News l’avrebbe fatto, secondo quella che Porracciolo vede come la mania persecutoria del giornale nei suoi confronti e nei confronti della sua amministrazione, con la parte dell’articolo: “…rimane fuori il comune di Mistretta, 26esimo nell’elenco dei progetti definitivi, con il progetto ‘Riqualificazione dell’antico quartiere Casazza, con recupero di immobili Comune di Mistretta – II stralcio’. Il primo stralcio, di importo pari ad 1 milione e 100 mila euro, del medesimo progetto di riqualificazione, al Comune amastratino era stato finanziato dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture”.

Noi queste informazioni l’avevamo estrapolate dalla Scheda riepilogativa dei progetti presentati  della quale, all’epoca dei fatti, i funzionari della Città Metropolitana di Messina avevano detto di tener conto, nonostante il decreto sindacale del 21 aprile 2017 in cui Mistretta risultava al 37esimo posto, ben dentro i 40 milioni stanziati per i progetti di riqualificazione, come afferma sindaco Porracciolo nel suo video messaggio. La nostra testata, ma anche altre, come ad esempio la Gazzetta del Sud, per nominarne una, tenendo conto di quella indicazione, lasciò fuori dei 40 milioni sia Mistretta che altri comuni.

Il sindaco invece di mettere in scena, con la melodrammaticità che lo caratterizza e lo ha reso famoso come commediante, il teatrino in formato video, diffondendolo tramite social, cercando una buona scusa per denigrare il nostro lavoro, accusando, da buon avvocato difensore di se stesso e della sua insufficienza amministrativa, la controparte, avrebbe potuto contattarci per chiarire o spiegarci meglio gli aspetti della vicenda. Avrebbe, ma non l’ha fatto. Il sindaco di Mistretta ignora che il confronto è un alleato prezioso che può migliorare la vita di ognuno e la comunità stessa. Dal confronto onesto, pulito e diretto vengono fuori informazioni di ritorno adatte a modificare i comportamenti, che portano al raggiungimento di qualsiasi obiettivo, o un interesse comune, molto più agevolmente.

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