Slow Food Nebrodi, in attesa di risposte nasce l’associazione “TerraMare Nebrodi”

di Salvo Lapietra
15/01/2015

Proseguono le iniziative del comitato promotore della condotta Slow Food Nebrodi per la nascita dell’associazione “TerraMare Nebrodi”. A seguito dello stop da parte del regionale Slow Food riunitosi appena un mese fa, il comitato spontaneo è in attesa di risposte concrete sulle motivazioni per cui non è possibile creare una condotta sul territorio che possiede peraltro già presidi slow food riconosciuti a livello internazionale con export in diversi paesi del mondo.

L’associazione ricalca ciò che già è stato proposto nello statuto per la condotta Nebrodi: conoscenza del territorio e delle tradizioni, dei prodotti tipici locali e tutela del consumatore. Fondamentale e trait d’union l’identità del cibo con il territorio, la collaborazione con enti locali, l’educazione al mangiar sano dei giovani e dei bambini. Tra gli eventi organizzati incontri informativi e laboratori pratici con le scuole sulla lavorazione della nocciola, formazione su prodotti d’eccellenza come il formaggio, il pesce azzurro, i vini. Ogni comune presente sul territorio interessato ha un patrimonio di tradizioni culinarie che deve essere tutelato e diventare potenzialmente attrattiva assieme alle bellezze naturalistiche ed architettoniche. Dalla pignolata col miele, alla calia, dalle paste reali al suino nero, dallo spumante ai fagioli a crucchitto, il panorama di ricette e pietanze merita di essere valorizzato. In un territorio molto vasto come i Nebrodi è facile disperdere risorse ed energie che si tenta di mettere a sistema. Molti produttori sul territorio vantano una filiera completa ma non riescono a trovare punti d’incontro con il proprio vicino. L’associazione in questo senso vuole essere un punto di forza per promuovere i presidi già esistenti e crearne possibilmente altri raccordando tutti coloro che hanno prodotti di qualità, quindi buoni, con un rapporto di qualità prezzo giusto e sano, quindi pulito.

In attesa della consegna dei verbali da parte del regionale, sulle sorti della condotta l’associazione si fa guardare dal nazionale sperando di non passare inosservata portando avanti idee e progetti.

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