Torrenova, è scontro tra il comitato “No biomasse” e il sindaco

di Turi Miano
17/06/2015

Si fanno tesi i rapporti tra i rappresentanti del comitato che si oppone alla costruzione di tre impianti a biomasse nel territorio del comune di Torrenova e il sindaco del centro del messinese Salvatore Castrovinci. I rappresentanti del comitato “No biomasse” (Salvatore Lionetto, Giuseppe Musarra, Vincenzo Zito a Angelo Corpina) avevano chiesto la disponibilità di locali comunali per organizzare domenica prossima un convegno di approfondimento sul tema dello smaltimento delle biomasse e sui tre impianti che la Multiecoplast attraverso sue controllate vuole costruire a Torrenova. Le autorizzazioni sembravano acquisite e dunque l’evento era dato per scontato. Ma lunedì il sindaco ha scritto ai rappresentanti del comitato condizionando la concessione dei locali comunali e chiedendo un incontro con i rappresentati del comitato per oggi (17 giugno) «per programmare la scaletta degli interventi affinché sia organizzato un convegno per garantire completezza di informazione ai cittadini». Quali siano i motivi lo si apprende leggendo le premesse: il sindaco considera i contenuti del volantino diffuso domenica scorsa di cui abbiamo scritto qui «denigratorio e offensivo per l’immagine del paese poiché non corrisponde alla verità dei fatti, in quanto a Torrenova non verranno bruciati rifiuti e tantomeno il nostro paese si candida per diventare polo di attrazione nel trattamento industriale dei rifiuti. Il volantino ha creato paura e allarmismo tra la popolazione ma, soprattutto, rabbia tra gli operatori commerciali e turistici che potrebbero subire rilevanti conseguenze economiche negative. L’amministrazione e altri esperti del settore vogliono intervenire per fare chiarezza sul delicato argomento. E’ compito del sindaco garantire l’ordine pubblico e vigilare affinché si volga un confronto democratico e sicuro». Insomma mentre in altri paesi (anche in provincia di Messina) le amministrazioni comunali convocano conferenze stampa per spiegare le proprie ragioni, a Torrenova il sindaco decide che un libero comitato di cittadini debba condividere con lui la scaletta di un convegno sull’energia alternativa e l’utilizzo delle biomasse. E infatti i rappresentanti del comitato hanno detto di no, hanno provato a cercare una sala privata (ricevendo un rifiuto dal proprietario) e alla fine hanno deciso di fare il convegno nella vicina Rocca di Caprileone. «Prendiamo atto della nota con cui ci ha notificato il suo ripensamento – scrivono i quattro rappresentanti del comitato del no agli impianti a biomasse – circa la già asserita concessione dei locali di Piazza Autonomia dove era in programma un convegno sul previsto insediamento di impianti a biomasse nel territorio di Torrenova. La Sua evocazione di potenziali problemi di ordine pubblico connessi all’iniziativa ci lascia intravedere un clima non sereno, quasi avvelenato, molto diverso da quello necessario allo svolgimento di un dibattito di pubblico interesse finalizzato a colmare l’assenza di informazione e di confronto con i cittadini che ha caratterizzato il procedimento amministrativo semplificato relativo agli impianti. Pertanto, nel ritenere irricevibile la Sua richiesta di condizionare il programma del convegno, La informiamo della nostra decisione di recedere dall’intenzione di svolgere l’iniziativa nei locali comunali. Auspichiamo che, a partire dal nostro esempio, anche l’Amministrazione Comunale di Torrenova vorrà animare un dibattito nel paese coinvolgendo il Consiglio Comunale e la società civile. Da parte nostra non ci sottrarremo a un sereno confronto di idee e posizioni, e non tenteremo di condizionare il programma dei lavori»

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