Torrenova, impianti di biomasse: il ministero per la Salute chiede accertamenti

di Salvo Lapietra
27/06/2015

Il ministero della Salute ha invitato i competenti assessorati regionali (per conoscenza la Procura della Repubblica) a svolgere accertamenti sulle autorizzazioni rilasciate dal comune di Torrenova per la realizzazione di tre impianti a biomasse. E’ quanto riporta un comunicato dei comitati che si oppongono alla costruzione dei tre impianti.

Secondo il comunicato, in particolare il ministero, riscontrando l’esposto del componente del Comitato Angelo Corpina, sottolinea che la normativa nazionale si è posta l’obiettivo di evitare l’elusione dei controlli ambientali con il frazionamento delle iniziative da parte dei proponenti. Specifica perciò che in sede di applicazione delle procedure semplificate i comuni devono valutare la cumulabilità degli impianti. Di conseguenza tali procedure non possono applicarsi nel caso di più impianti ricadenti nella stessa zona la cui potenza complessiva supera i 200 kw, come ha sempre sostenuto questo comitato.

Nella nota, il ministero della Salute fa rilevare, che “il D.M. 10 settembre 2010, Parte II art. 10.33, prevede che gli impianti alimentati anche parzialmente da rifiuti, per la procedura di cui all’art. 208 del decreto legislativo n. 152 del 2006 s.m.i. sono soggetti ad autorizzazione unica rilasciata dalla regione, anche qualora abbiano capacità di generazione inferiore alle soglie previste”. L’amministrazione comunale di Torrenova non avrebbe dunque potuto assentire gli impianti in corso di realizzazione.

“Il sindaco – dicono i rappresentanti dei comitati – sostenendo il contrario a dispetto del buon senso e comunicando al ministero della Salute la realizzazione di un solo impianto con una lettera che, a detta dello stesso ministero della Salute, non risulta ancora essere stata acquisita agli atti, mette a rischio: la salute e l’incolumità degli abitanti di Torrenova e dintorni, per come si desume dalla nota del ministero, ove le 3 centrali entrassero in funzione ; il comune da lui amministrato a rispondere ad azioni risarcitorie in caso di annullamento delle autorizzazioni. Dopo il pronunciamento del Ministero della Salute appare quindi indispensabile la sospensione delle autorizzazioni fino al compimento delle verifiche”.

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