A Torrenova inaugurata la prima postazione di bike sharing

di Redazione
21/09/2017

Il “bike sharing” arriva a Torrenova.  E’ stata inaugurata la rastrelliera delle cosiddette bici condivise ubicata nella villa comunale Nino Molica Franco. Il servizio, particolarmente utile e già molto diffuso nelle grandi città, è stato voluto fortemente dall’amministrazione comunale di Torrenova e promosso dal presidente del consiglio comunale Massimiliano Corpina con l’obiettivo di promuovere l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi all’auto facendo riferimento anche a forme di trasporto innovative e collettive che abbiano un impatto ambientale ridotto.

“Mobilità pulita, condivisa e intelligente”, è lo slogan che sintetizza e delinea il bike sharing, illustrato nell’aula consiliare del comune torrenovese durante la conferenza dal titolo “Strumenti e strategie per la mobilità condivisa”, organizzata allo scopo di presentare l’innovativo servizio.  “Il servizio di bike sharing va incontro alle rinnovate esigenze sociali ed ambientali – ha dichiarato il presidente Corpina – favorendo la diffusione di una cultura sostenibile che nei prossimi mesi proseguirà per favorire la mobilità a zero emissioni e uno stile di vita improntato su un concetto di benessere a 360°, a partire dal rispetto per l’ambiente all’adozione di comportamenti sani e responsabili”.

Soddisfatto per l’iniziativa anche il primo cittadino di Torrenova Salvatore Castrovinci che ha sottolineato l’importanza del servizio. “Da oggi a Torrenova si compie un importante passo avanti nel campo della mobilità dolce, alternativa, più conveniente e non inquinante secondo principi che sono normali in altre città del mondo. Il bike sharing – ha continuato Castrovinci- consente lo sviluppo sostenibile, ovvero una forma di sviluppo economico perfettamente compatibile con la salvaguardia dell’ambiente. Sviluppare una sostenibilità è un impegno che deve vedere il coinvolgimento attivo di tutti, dalle istituzioni internazionali alle amministrazioni locali fino agli stessi cittadini”.

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