Tortorici, continua la mobilitazione dei dipendenti comunali senza stipendio da mesi

di Salvo Lapietra
30/11/2016

Un’assemblea e un comizio davanti al Comune di Tortorici il 6 dicembre, un incontro pubblico con i sindacati sabato 10 dicembre con all’ordine del giorno la grave crisi economica in cui si trova il Comune e, infine, sciopero dei lavoratori e protesta a Palermo all’assessorato Autonomie locali lunedì 12 dicembre. Sono le prossime tappe della mobilitazione dei  dipendenti comunali di Tortorici: in totale 130 persone che non percepiscono lo stipendio ormai da mesi. “La situazione di disagio si aggrava sempre più – ha dichiarato Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl presente all’incontro che si è tenuto nei giorno scorsi insieme a Clarà Croce, segretaria provinciale della Fp Cgil di Messina e alla dipendente Lina Coci in rappresentanza della Uil – non ci sono risposte e si nega il confronto”.  Le cose sembrano destinate a peggiorare: la tesoreria non è nelle condizioni di anticipare risorse perché vanta un credito di oltre 2 milioni di euro.

Il comune di Tortorici è in dissesto e non sono stati ancora nominati i commissari. Secondo Emanuele “c’è sicuramente una strategia per far morire  questo comune e le istituzioni,l’antimafia, la deputazione regionale e nazionale restano fermi. Non accetteremo questo stato di cose e andremo avanti per far luce e sapere la verità”.

Sulla stessa linea Giuseppe Calanni, rappresentante aziendale della Fp Cgil che dichiara: “un silenzio assordante e una vergogna senza fine da parte di tutte le istituzioni invocate da oltre tre anni. E’ come se il dissesto fosse arrivato dalla sera alla mattina. Per ultimo con i dipendenti abbiamo chiesto un confronto audizione al presidente Crocetta, al presidente dell’Ars, Ardizzone e l’assessore Lantieri, ed ancora alla commissione bilancio per sollecitare un intervento finanziario straordinario senza ottenere alcuna risposta. Su questa linea siamo determinati a portare la vertenza oltre che a Palermo anche a Roma finché non avremo la giusta attenzione”.

“Si auspica – dice invece Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil Fp – che gli organi istituzionali ed in particolare la procura della Corte dei conti e l’assessorato alle autonomie locali della Regione siciliana, ognuno per le loro rispettive competenze, intervengano sia per individuare le responsabilità che hanno portato al dissesto, sia perché finalmente ai lavoratori siano riconosciute le legittime aspettative”.

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