Tortorici, la proposta: “Trasferire qui tutte le classi dell’Istituto tecnico”

di Salvo Lapietra
01/03/2017

Il Comune di Tortorici è pronto a offrire alla Città metropolitana di Messina un plesso gratuito per ospitare tutte le classi dell’Istituto tecnico Statale Economico e Tecnologico “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” : non solo quelle fin qui presenti con i loro 58 alunni ma anche quelle altre che per il momento sono in affitto a Sant’Agata di Militello, ospiti di un immobile per il quale secondo alcuni verrebbe pagato un canone annuo di oltre 600mila euro.

Francesco Calanna

La proposta che ha sì il sapore della provocazione ma che è reale sarà fatta domani a Renato Accorinti, sindaco della Città metropolitana di Messina da Francesco Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus, che si farà di fatto portavoce di un lavoro fin qui fatto dall’amministrazione comunale di Tortorici guidata da Carmelo Rizzo Nervo alle prese con la soppressione della sezione stacca dell’Istituto tecnico. Una soppressione che il sindaco ha definito nei giorni scorsi “decisione scellerata”. “Potrebbe sembrare una provocazione – spiega Calanna – ma non lo è affatto. L’amministrazione ha lavorato in queste settimane per risolvere il problema che a me, non me ne voglia nessuno sembrava già risolvibile, e ha trovato altri locali. Si tratta di locali abbastanza grandi da poter ospitare a titolo gratuito e per sempre anche tutte le classi che per il momento si trovano a Sant’Agata di Militello. Ora se il problema è il canone e dunque i costi che la Città metropolitana deve sostenere abbiamo di fatto trovato una soluzione: basta cambiare prospettiva e soprattutto itinerario. I ragazzi invece di viaggiare verso Sant’Agata possono viaggiare verso Tortorici”.

Di fatto dietro la soppressione della sezione staccata di Tortorici ha aperto anche un dibattito, molto serio, su quale deve essere l’attenzione dell’amministrazione pubblica nei confronti delle aree interne dell’isola: depauperarle completamente oppure fare in modo che recuperino risorse? “La scuola – dice Calanna che da presidente del gal si confronta quotidianamente con i temi dello sviluppo locale – è un asset fondamentale, uno dei tre pilastri per far sì che una comunità continui a crescere. Il trasferimento a Sant’Agata delle sezioni distaccate dell’Istituto tecnico va contro ogni logica e contro ogni progettualità messa in campo per preservare e semmai rilanciare le nostre comunità montane”.

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