Tribunali di Mistretta, Nicosia e Modica: comitato sollecita ministro Bonafede

di Redazione
03/12/2019

Un incontro, promosso a Modica dai Comitati costituiti per il ripristino delle funzioni giurisdizionali nei locali dei Tribunali soppressi di Modica, Nicosia e Mistretta, durante il quale quindi i rappresentanti del Coordinamento regionale hanno chiesto all’unisono, al ministro alla Giustizia Alfonso Bonafede, di incontrare l’assessore regionale Bernadette Grasso per siglare la convenzione tramite la quale si darebbe la possibilità di utilizzare i Palazzi di giustizia soppressi, quali sedi distaccate.

“Se il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, volesse, già domattina si potrebbero avviare attività giudiziarie nei Tribunali soppressi di Mistretta, Nicosia e Modica, in sintonia, rispettivamente, con quelle dei Tribunali di Patti, Enna e Ragusa. Per questo basterebbe solo che si attuasse la convenzione tra Regione e Ministero prevista dalla legge, con le spese di gestione a carico della Regione siciliana. Perché il ministro non firma, malgrado le quattro richieste di convocazione a Roma avanzate dall’assessore regionale Bernadette Grasso dal marzo del 2018”?.

E’ quanto affermato dal portavoce del Comitato Pro Tribunale di Nicosia, Piergiacomo La Via, nel suo intervento al vertice dei tre Comitati che si battono per la riapertura dei Tribunali siciliani soppressi e per la ripresa delle attività giurisdizionali interrotte dalla riforma della geografia giudiziaria del 2012. Alla riunione, svoltasi al Comune di Modica, hanno partecipato i rappresentanti delle quattro amministrazioni civiche dell’ex circondario del Tribunale di Modica: il sindaco di Modica, Ignazio Abbate; il vicesindaco di Ispica, Gianni Stornello; il vicesindaco di Pozzallo, Giuseppe Giudice; il vicesindaco di Scicli, Caterina Riccotti. Presenti, inoltre, il sindaco di Nicosia, Luigi Bonelli; il portavoce del Comitato di Mistretta, Salvatore Porracciolo e quello del Comitato di Modica, Enzo Galazzo.

Ad ascoltare le vicende che hanno segnato, negli ultimi anni, la lotta per il ripristino della cosiddetta giustizia di prossimità, la deputata nazionale Marialucia Lorefice e il senatore Giuseppe Pisani, del Movimento 5 Stelle. Ha comunicato l’impossibilità a partecipare, il deputato regionale, Nello Dipasquale che ha, comunque, ribadito vicinanza e sostegno alle iniziative del Comitato modicano.

Ai parlamentari nazionali è stato rivolto l’ennesimo, accorato appello affinché il ministro Bonafede convochi la rappresentante della Regione siciliana per la firma della convenzione. “Un atto amministrativo e burocratico più che politico – come ha affermato l’avvocato Galazzo – senza nessun onere per lo Stato. I comuni ricadenti nei territori degli ex circondari di Modica, Nicosia e Mistretta, tra l’altro, si sono dichiarati pronti a concorrere, con il Governo regionale, all’assunzione degli oneri riguardanti la manutenzione e il personale degli uffici giudiziari “periferici” al servizio dei Tribunali che li hanno accorpati”.

A conclusione del vertice è stato stilato un documento, da presentare al ministro Bonafede, nel quale si ribadisce la necessità di restituire dignità e ruolo ai presìdi giudiziari di Modica, Nicosia e Mistretta, mediante l’utilizzo delle strutture già destinate alle funzioni giurisdizionali, a garanzia del servizio giustizia del quale sarebbero altrimenti private.
Un vertice, quello svoltosi a Modica, che ha messo in evidenza l’importanza di una battaglia da condurre in maniera compatta e in sintonia con le esigenze primarie dei territori che hanno visto “scippato” un diritto fondamentale come quello riguardante la giustizia di prossimità, in grado di dare risposte veloci alle richieste dei cittadini. Un’esigenza giustificata, tra l’altro, dai risultati negativi che la riforma della geografia giudiziaria ha dato in questi anni: ritardi, disagi per gli utenti, spreco di denaro pubblico. Non erano certo questi gli obiettivi di una “rivoluzione” annunciata come salvifica e che, invece, si è rivelata inutile e dannosa.

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