Troina, consiglio comunale sulla regolamentazione migranti

di Redazione
09/07/2017

Si svolto venerdì, 7 luglio, un consiglio comunale aperto sulla questione immigrazione nel territorio comunale. Il presidente del consiglio Alfio Giachino aveva convocato in sessione straordinaria e aperta la seduta del consesso civico per discutere con la cittadinanza della questione immigrazione in città.

“Il consiglio – aveva spiegato il presidente Giachino – , non ha nessuna competenza in materia di immigrazione, ma è innegabile e sotto gli occhi di tutti come tale problematica preoccupi pesantemente la nostra comunità. Ho sempre ritenuto che qualunque questione riguardi la città debba riguardare anche il consesso civico, al di là delle competenze attribuitegli dalla legge. Non è, quindi, nostra intenzione far finta che il problema non esista. Si è scelto volutamente di convocare il consiglio in seduta aperta proprio per dare la possibilità ai cittadini, ai rappresentanti delle associazioni e delle varie realtà del territorio, di poter intervenire e interagire con l’istituzione comunale. Certo la problematica immigrazione non è una questione che può trovare risposta a livello locale, ma sono convinto che sarà, in ogni caso, un momento di confronto e informazione utile ed importante”.

Massiccia la presenza dei cittadini troinesi che hanno gremito l’aula consigliare. I numerosi cittadini accorsi volevano, sulla scia delle polemiche e voci circolanti nei giorni scorsi, capire cosa stesse succedendo nel centro nebroideo. Infatti l’arrivo di altri migranti, oltre quelli già presenti in città, ha destato molte preoccupazioni, soprattutto tra chi in piena notte si è ritrovato dei migranti come vicini di casa senza saperne nulla. Numerosi gli interventi dei consiglieri di maggioranza ed opposizione, i quali a più voci hanno ribadito che occorre aiutare i migranti però nel rispetto delle regole e dei diritti che ad essi spettano. Sono intervenuti anche i responsabili delle cooperative che gestiscono le strutture dove sono alloggiati i migranti, i quali si sono detti disposti a collaborare con l’amministrazione ed i cittadini per attuare percorsi di integrazione; parole queste che hanno trovato il dissenso di coloro che sostengono che “le cooperative vogliono solo lucrare su questi poveri disgraziati”.

Il consesso civico, alla fine del lungo ed intenso incontro, ha approvato di “Impegnare l’ANCI a interloquire con il Governo nazionale e il Ministero dell’Interno per proporzionare il numero di minori stranieri non accompagnati al numero di abitanti e alla presenza delle altre strutture ospitanti per adulti presenti in città, tenendo conto del parere dell’amministrazione comunale, e aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR).”

Il sindaco Sebastiano Fabio Venezia ha rassicurato i concittadini, “Sì alla solidarietà e all’accoglienza ma non a oltranza. Istituiremo un osservatorio per monitorare il problema, tenere alta l’attenzione e garantire il massimo controllo. La comunità troinese – ha continuato il sindaco – , non è razzista, ma cosciente del problema internazionale della migrazione. Siamo disponibili a farci in parte carico del problema, anche se non siamo nelle condizioni di poter accogliere all’infinito e fuori dalle regole. Faremo la nostra piccola parte, anche perché un percorso di integrazione serio è possibile per un numero di migranti che sia proporzionale alla nostra popolazione. Se i numeri saranno fuori controllo, non potremo accogliere a oltranza. Condurremo una battaglia attraverso l’ANCI per regolamentare il flusso dei minori non accompagnati, che sfugge a ogni regola e a qualsiasi controllo, cercando che venga garantito un criterio di proporzionalità”.

Come ha reso noto il primo cittadino, attualmente in città sono presenti 59 migranti, ospitati in 2 strutture di accoglienza e 2 immobili privati del centro abitato, dei quali 41 sono adulti e 18 minori. L’amministrazione sta già coinvolgendo le varie associazioni locali e il gruppo scout per avviare un percorso congiunto di integrazione, anche sulla scorta delle rassicurazioni che il sindaco ha ricevuto martedì scorso dalla Prefettura, che ha garantito che non arriveranno altri adulti e che si procederà a un’equa distribuzione dei migranti in tutti i comuni.

“Purtroppo – proseguie il sindaco Venezia – , si tratta di una problematica che non coinvolge solo la nostra comunità e in cui il Comune, è chiamato a cose fatte solo per esprimere il proprio parere tecnico sull’agibilità degli immobili che, su iniziativa privata dei cittadini, vengono messi a disposizione per l’accoglienza e incrementano la presenza dei migranti nel territorio. La nostra attenzione è massima e istituiremo nei prossimi giorni un osservatorio locale composto da tre figure, per monitorare le condizioni igienico-sanitarie degli immobili e quelle di trattamento dei migranti ospitati. Entro il prossimo settembre, espletate le procedure normative e burocratiche, aderiremo allo SPRAR che, nonostante l’apertura di una nuova struttura di accoglienza, non risolverà purtroppo il problema, né tantomeno garantirà un aumento o una diminuzione dei migranti ospitati”.

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