Troina, dipendenti dell’Oasi srl in stato di agitazione

di Redazione
13/01/2018

La Filctem-Cgil, in rappresentanza di parte dei circa 50 dipendenti di Oasi Srl, con una lettera, dello scorso 8 gennaio, ha chiesto alla dirigenza dell’Oasi Maria Srl e all’IRCCS Oasi Maria SS un incontro urgente ed ha annunciato di aver proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti, che comunque si atterrano alle proprie mansioni e all’orario di lavoro prestabilito.

I punti all’ordine del giorno dell’incontro richiesto saranno “mancato rispetto accordo sindacale, salari dei lavoratori arretrati e stato di agitazione per mancato rispetto degli accordi.” Inoltre, la Filctem dichiara che qualora dovessero decorrere infruttuosamente 10 giorni, entro i quali non si procederà alla convocazione dell’incontro, si rivolgerà agli organi istituzionali competenti. Ciò che viene rivendicato è “l’attuazione dell’accordo raggiunto il 29 giugno 2017 con l’Associazione Oasi Maria SS Srl e l’IRCCS Oasi in base al quale si stabiliva che i salari dei lavoratori della manutenzione fossero equiparati ai salari dell’IRCCS. La Filctem chiede, inoltre, la predisposizione del piano di rientro, come previsto dall’accordo, per consentire ai lavoratori di recuperare le 5 mensilità pregresse del 2017 e la tredicesima mensilità.”

Di contro il CDA dell’Oasi Maria SS. Srl con una nota risponde quanto segue “in merito allo stato di agitazione proclamato dai dipendenti dell’ Oasi Maria SS. Srl iscritti alla Filctem-CGIL, a seguito del fatto che la dirigenza della società avrebbe disatteso gli accordi discussi il 29 giugno 2017 e che riguardavano la situazione economica-finanziaria della società, il pagamento degli arretrati e il piano di rilancio aziendale, il CDA della società Oasi Srl comunica in merito quanto segue: innanzitutto, non si comprende come mai l‘azione manifestata da questa organizzazione sindacale, è del tutto isolata rispetto alle altre sigle di categoria e in difformità a quanto dichiarato dalla stessa Filctem-CGIL nel verbale del 29 giugno scorso. In quel contesto infatti, chi oggi rivendica il rispetto di quegli accordi e accusa l’azienda di aver disatteso gli impegni, dichiarava “soddisfazione relativamente ai pagamenti dei dipendenti, il recupero delle mensilità pregresse e riscontrava il positivo impegno dimostrato dal CDA della società”. Oltre a ciò, aggiungeva anche – come si ricava sempre dal verbale sottoscritto da tutte le sigle sindacali – “la disponibilità a collaborare con tutti gli strumenti a loro disposizione affinché si potessero, in sinergia, raggiungere gli obiettivi prefissati”. Il CDA ribadisce inoltre che, nel febbraio del 2017, in un contesto di forte sofferenza economica finanziaria, i dipendenti dell’Oasi Srl avevano un arretrato di 11 mensilità, che nel dicembre dell’anno appena trascorso si sono ridotte a 6 mensilità, considerato che la quattordicesima è stata anch’essa liquidata. Il management della società Oasi Srl ha sempre manifestato alle OO.SS, riscontrando il loro positivo apprezzamento nei vari incontri (compresa la Filctem- CGIL), l’azione di risanamento e ristrutturazione della propria situazione debitoria nel medio e lungo termine e il nuovo piano di rilancio aziendale, ribadendo la continua interlocuzione e la contestuale azione collegiale tra la società Oasi srl e l’Associazione Oasi Maria SS. Onlus.”

Il documento prosegue con “ad oggi, questo CDA conferma la volontà di soddisfare le sofferenze retributive rivendicate e ribadisce l’impegno di raggiungere il saldo dell’intero arretrato entro la Pasqua del 2018. Prende atto che per l’ennesima volta, si reitera da parte della Filctem- CGIL il ricorso alla leva mediatica, alterando non solo la realtà dei fatti, ma generando anche un danno all’immagine della società nei confronti delle Istituzioni, tentando di attribuire al CDA della società Oasi Srl, la responsabilità di aver disatteso gli accordi sindacali previsti, dimenticando però il complicato contesto economico-finanziario in cui la società opera, e nonostante il quale il management è riuscito a innescare dinamiche virtuose a beneficio dei propri dipendenti e assicurare la continuità ai pagamenti che, nel corso dell’anno appena passato sono state 17.”

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