Troina, domani incrociano le braccia i lavoratori dell’Oasi

di Redazione
22/03/2017

Troina – Domani, 23 marzo 2017, sciopero dei lavoratori dell’Ircss Oasi Maria SS. Sciopero proclamato per far sentire la voce dei tanti lavoratori che da più di un anno a fatica cercano di andare avanti facendo i conti con le ristrettezze economiche, dovute alla mancata percezione dello stipendio. Infatti, ad oggi i dipendenti dell’Istituto sono in arretrato di 7 mensilità.
Lavoratori che nonostante tutto quotidianamente compiono il loro dovere mossi solo dal grande senso di abnegazione verso i pazienti, della struttura.
La “questiona Oasi” viene periodicamente, da anni, tirata in ballo in merito alla mancata o tardiva stipula delle convenzioni, triennali, tra la struttura e il Dipartimento regionale della Famiglia e Politiche Sociali e il Dipartimento della Pianificazione Strategica dell’assessorato della Salute, ed alla mancata erogazione delle somme per le funzioni assistenziali ricadenti nel Fna (Fondo Non Autosufficienza) gestite dal Distretto socio sanitario di Nicosia; questione che, ancora oggi, non riesce a trovare risoluzione definitiva.
Lo scorso 8 marzo, dopo la presentazione della vertenza sindacale, le organizzazioni sindacali (CISL, UIL, CGIL) e i direttori Amministrativo e dell’U.O.C. Uffici di Staff del Presidente, si sono ritrovati per un confronto in Prefettura ad Enna. Incontro durante il quale la Dr.ssa Maria Rita Leonardi, prefetto di Enna, ha cercato di espletare l’“Attivazione procedura di raffreddamento e di conciliazione vertenza Oasi Maria SS. Troina”.
Le richieste formulate dalle organizzazioni sindacali sono state: “il pagamento di almeno 4 mensilità stipendiali arretrate; l’adozione di una nuova pianta organica e piano del fabbisogno di personale; dimissioni di tutti i direttori dell’Ircss”.
La parte datoriale, con riferimento alle richieste, ha comunicato: “di essere disponibile al pagamento di n. 3 mensilità entro il mese corrente; di essere disponibile a sollecitare l’approvazione del progetto di piano industriale sottoposto all’attuale C. d. A., entro il termine di decadenza dello stesso; di ritenere strettamente connessa all’approvazione del predetto piano dell’adozione di una nuova pianta organica e piano del fabbisogno di personale.”
Dopo un ampio dibattito, l’incontro è terminato con le parti che – si legge nel verbale – “ritengono non sussistere i presupposti per ricomporre la vertenza” e “sulla base di quanto emerso il tentativo di raffreddamento previsto dalla Legge 83/2000 si è svolto con esito negativo.”
Proprio in tale data le OO.SS. hanno proclamato una giornata di sciopero per il giorno 23 marzo.
I dipendenti dell’Oasi Maria SS. nei giorni scorsi hanno affidato ad una lettera il loro pensiero e l’invito a tutta la comunità ad unirsi a loro nella giornata di giovedì: “stanchi dal dover sopportare per anni e da anni i continui mancati pagamenti, con sette mensilità pregresse e 12 anni di mancato rinnovo contrattuale, fanno appello alla cittadinanza tutta, alla società civile, alle istituzioni, alle scuole, ai comuni vicini, a mostrare segni tangibili di solidarietà. Chiedono di partecipare alla manifestazione pacifica.”
Aggiungono anche che “la situazione finanziaria dell’Istituto è drammatica, non si riscontrano invece strategie adeguate a scongiurare il peggio, che sembra inesorabilmente concretizzarsi sempre più. Facciamo appello alla sensibilità dei troinesi e degli abitanti dei paesi limitrofi affinchè si eviti di far diventare la nostra realtà un ricordi per i nostri figli.” Proseguono “non c’è più tempo. Non possiamo diventare conniventi di una politica gestionale improvvisata ed approssimativa, che ha determinato assieme a congiunture sfavorevoli, la parabola discendente che vive la nostra comunità trascinata dall’Istituto. Abbiamo il dovere di preservare il lavoro, in un territorio depresso come il nostro. Grazie a quanti sapranno cogliere i segni evidenti del nostro malessere e sapranno condividere, assieme a noi, le iniziative volte a tutelare le nostre famiglie ed il nostro territorio.”
Dipendenti che, a più voci, ribadiscono di scendere in piazza non solo per vedere riconosciuti e tutelati i loro diritti di lavoratori; ma anche per salvare la struttura, poiché hanno a cuore il bene dei pazienti e sono consci dell’importante ruolo che l’Istituto riveste nell’ambito della disabilità intellettiva, dell’involuzione cerebrale senile e delle neuroscienze.
Dall’Istituto è stata diffusa una “lettera aperta ai dipendenti e non” di padre Luigi Ferlauto, il quale dice “ho deciso di scrivere questa lettera aperta perché avverto fortemente la responsabilità che grava su di me nella qualità di Fondatore dell’Oasi e di Presidente del suo Consiglio di Amministrazione. La responsabilità di chi conosce perfettamente e porta su di se il dovere di una sana e corretta gestione, innanzitutto nell’interesse dei disabili e delle loro famiglie, ma anche dei lavoratori impegnati all’Oasi e di tutta la comunità di Troina.”
Rispetto alla decisione dei lavoratori di scioperare aggiunge “di fronte alla proclamazione di uno sciopero, non posso che manifestare pubblicamente la mia apprensione e la mia angoscia. Apprensione per le sorti dell’Oasi, che sono legate anche alla buona fama che l’Istituto ha costruito nel tempo e che noi tutti dovremmo essere attenti a non pregiudicare. Angoscia perché ritengo di aver fatto tutto il possibile, insieme al contributo di tanti, per risolvere le problematiche che l’Istituto si è trovato a dovere affrontare e che sono state avviate a soluzione, sia pure con lentezza e ritardi che non sono però imputabili ai vertici dell’Oasi, ma che sono ascrivibili ai tempi e alle modalità operative della Regione Siciliana.”
Padre Ferlauto, in merito alla richiesta riguardo le dimissioni di tutti i direttori dell’IRCSS, dice “voi tutti sapete quanto sia rischioso delegittimare l’Oasi e chi la rappresenta, invocando magari l’intervento di forze esterne, come se l’Oasi non possedesse al suo interno le qualità, le risorse umane e professionali, le energie per puntare ad un forte rilancio che io ritengo necessario e possibile, per noi tutti e per la stessa comunità di Troina, a cui sentiamo di appartenere e a cui, ancora per il futuro, vogliamo assicurare prosperità e occupazione qualificata.” Conclude con “questa lettera vuole soltanto essere un richiamo al senso di responsabilità e allo spirito di collaborazione che compete, prioritariamente a chi ha ruoli di vertice e di direzione nell’Istituto, ma che interpella tutti coloro che lavorano e credono all’Oasi.”
La manifestazione pacifica prenderà avvio da piazza Conte Ruggero, dove a sede il palazzo municipale della cittadina nebroidea, alle ore 9 e si dirigerà, percorrendo via conte Ruggero, presso la struttura dell’Oasi.
Anche Confesercenti Troina è vicina ai dipendenti Oasi Maria SS. e “invita tutti i commercianti e associati a partecipare al corteo di giovedì 23 Marzo, partenza da piazza Falcone Borsellino alle ore 9. Far sentire e vedere il nostro sostegno in un momento così delicato per il futuro di Troina, ci rende persone sensibili e soprattutto attenti e consapevoli che nulla può cambiare se non c’è solidarietà e unione.”

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