Troina, il Festino di San Silvestro prosegue con la Ddarata

di Redazione
26/05/2017

Continuano i festeggiamenti in onore di San Silvestro con la Ddarata. Da oggi fino a domenica la comunità troinese sarà nuovamente animata dal rullo dei tamburi e dal grido “Viva Diu e San Suvviestu e lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sacramientu”.

La duplicazione del rito all’interno della stessa festa, con due pellegrinaggi e due processioni è dovuta alla distinzione, in passato, tra i due ceti sociali quello dei iurnatara e quello dei massara. I iurnatara prendevano parte al pellegrinaggio dei Ramara, a piedi; mentre i massara compivano il pellegrinaggio a cavallo, i Ddarara. Il ceto meno abbiente, dei iurnatara, non possedendo cavalcature, per forza di cose, doveva andare a piedi. Inoltre questa distinzione serviva, anche, a sottolineare il prestigio sociale dei massara rispetto ai loro subalterni.

La Ddarata, cade ogni anno l’ultima settimana del mese di maggio, e per l’appunto, vede i Ddarara, ossia i portatori di ddauru (alloro) affrontare il “Viaggio”, in onore del Santo Patrono, a dorso di mulo e cavallo.

La festa prende avvio il venerdì pomeriggio, i rullo dei tamburi e gli spari di mortaretti annunciano la partenza per il pellegrinaggio. Il Massaro, a cavallo percorre le vie cittadine, onorando le primusioni dei fedeli, in serata si recherà presso la casa del fedele Ddararo che in quel momento custodisce la varetta; e da lì la varetta, in solenne, processione verrà portata nella chiesa di San Silvestro. In chiesa sarà impartita la benedizione ai pellegrini, ed i numerosi fedeli a cavallo si incamminano nell’oscurità della notte per i sentieri dei Nebrodi. Dopo lunghe ore di cammino, alle prime luci dell’alba, di sabato, arriveranno nei boschi di Capizzi, dove verrà raccolto l’alloro da portare come segno di devozione a San Silvestro.

Sempre nella stessa giornata di sabato inizia il ritorno; nel pomeriggio il ponte di Faidda, luogo nuovamente animato dai fedeli rimasti in paese, dalle famiglie dei pellegrini e dai turisti, accoglierà gli uomini stanchi che senza sosta hanno affrontato il pellegrinaggio. Qui verranno offerti loro vino e biscotti e il saluto di “Bon vinuta”. A seguire, i Ddarara giungeranno a Piano delle Giumente, a ridosso del centro abitato di Troina, e da qui il Massaro proseguirà alla volta della chiesa di San Silvestro per la consegna del “Viaggio”, con quanti vogliano farlo il sabato pomeriggio.

Domenica mattina i pellegrini si raduneranno a Piano delle Giumente, dove sono state allestite tavole con formaggio, pane, pancetta, fellata (tipico salame della zona), vastedda cu sammuco e vino. I cavalieri vestiti a festa e con al collo il fazzoletto rosso raffigurante San Silvestro, fanno bella mostra dei loro cavalli, asini e muli  che portano cavalcature, anch’esse addobbate a festa, riccamente bardate nei finimenti con sonaglietti e giummi colorati; un ampio fascione frontale, con ricchi motivi dorati e argentati con al centro l’immagine di San Silvestro, cinge al collo gli animali. I rami di alloro, frutto del pellegrinaggio, addobbando tutto attorno le bestie. Da qui con in testa il Massaro, lo stendardo e i tamburi inizierà la sfilata per le vie cittadine; scandita dal ritmo incessante dei tamburi e la costante invocazione “viva Diu e San Suvviestu e lu Patriarca San Giusieppi e lu Santissimu Sacramientu”.

La sfilata si concluderà con la “Consegna del Viaggio” nella chiesa di San Silvestro e con l’accompagnamento, come da tradizione, dello stendardo a casa del procuratore. La Festa dei Rami e la Ddarata con il loro fascino, da secoli, hanno richiamato migliaia di persone, giunte sino a Troina per poter ammirare il fasto in favore di San Silvestro.

Illustri siciliani hanno scritto sul “Festino di San Silvestro”, da Federico De Roberto, il quale nell’agosto 1909 racconta per il mensile “La lettura” lo svolgersi di questa manifestazione, con un testo ricco di dettagli, dalla cui lettura salta subito all’occhio “il perpetuare nel suo insieme dei riti” nonostante sia passato più di un secolo. A Giuseppe Pitrè, grande studioso delle tradizioni e del folclore siciliano, che ha raccontato di Troina, di San Silvestro e del suo Festino.

Ciò a testimonianza del fascino di questa festa e del grande sentimento di benevolenza che la comunità troinese ha nei confronti del suo Santo, sentimento che viene trasmesso, anche, ai quanti accorrono, ogni anno da tutta la Sicilia, per assistere alla Festa dei Rami e alla Ddarata.

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