Troina, si tinge di “giallo” la distruzione della teca della Vara di San Silvestro

di Redazione
04/04/2017

“La teca che custodiva la Vara di San Silvestro è distrutta”. E’ la denuncia fatta da Basilio Arona, che ha inviato una lettera alla nostra redazione, in cui chiede lumi sulla vicenda.

Secondo Arona, grande conoscitore della storia e del folclore troinese, “la teca che custodiva e preservava la Vara di San Silvestro da polvere e umidità, costruita dopo il restauro della Vara di San Silvestro – sotto l’egida della Sovrintendenza di Enna – è stata distrutta e non si riesce a sapere da chi e con quale autorizzazione”.

Arona spiega quanto accaduto e chiede di conoscere gli autori di questo grave atto. “Si apprende – prosegue Arona – con ammirevole compiacimento che è stato presentato il progetto e verrà firmato quanto prima un protocollo d’intesa. Il Comune ha istituito un apposito capitolo di bilancio e stanzierà simbolicamente ogni anno 1 euro per ogni abitante per recuperare beni della collettività. Le undici confraternite troinesi aderiranno all’iniziativa e sosterranno finanziariamente il progetto impegnandosi a tenere aperte le chiese nei fine settimana per farle ammirare ai turisti e ai visitatori. Una grande operazione culturale che coinvolgerà l’intera città e che ci permetterà nel giro di pochi anni di restaurare l’intero patrimonio storico-artistico della nostra comunità.  Ma quello ch’è successo alla teca che custodiva provvisoriamente nella Chiesa di san Giorgio la Vara di san Silvestro può definirsi un errore di percorso o volutamente è stata perpetrata per dimostrare che non c’era bisogno della teca?”.

“La Vara di san Silvestro (che si conservava nella Chiesa di san Giorgio) è stata posta nella Chiesa di san’Agostino perché la Chiesa di san Giorgio non aveva il nulla osta di agibilità. E non lo possiede ancora oggi. La teca distrutta è lo specchio di come in realtà non si lavori per valorizzare il bene comune di tutti i Troinesi. È incredibile come non si senta il dovere di dare rispetto basilare per il decoro del patrimonio della Città. La costruzione della teca voluta esclusivamente dagli esperti è costata circa € 25.000,00 (Venticinquemila) e la macchina del trasporto del sacro fercolo € 40.000,00 (Quarantamila). Bastava progettare con un calco la Vara attuale e trasportarla a spalla senza spendere somme ingenti e musealizzare la vecchia Vara. Ma i provvisori detentori della teca con la Vara, oggetto di visitatori nell’estate scorsa, è stata deturpata solo per far spazio e largo nella chiesa per i festeggiamenti di san Giuseppe 2017.

Oggi fare parte di comitati organizzatori di Feste tradizionali, Confraternite, Circoli significa dedicare tempo ed energie per conservare e tramandare tradizioni secolari che contribuiscono non poco a creare quel senso di appartenenza necessario al mantenimento dell’identità socio-culturale di una comunità. Un compito nobile che, se vissuto con serietà, richiede tempo e una buona dose di spirito di servizio. La mia costernazione scaturisce dalla poca attenzione alle tradizioni della nostra amata Troina. Non si può smontare e distruggere quello che con sacrifici si costruisce per progredire nel tempo”.

La lettera è stata indirizzata al sindaco di Troina Fabio Venezia; all’Arciprete della Chiesa Madre Mons. Nino Proto; al Presidente del Consiglio Comunale Ing. Alfio Giachino; a Sua Eccellenza Mons. Salvatore Muratore Vescovo di Nicosia; al Presidente Deputazione Festeggiamenti San Silvestro Sig. Filippo Di Marco; al Dirigente Arch. Angelo Giunta della Sovrintendente BB. AA. CC. Ex Provincia Regionale di Enna e al Presidente Pro Loco Salvatore Pagana.

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