Un brutto Troina cade in casa contro la Gelbison

di Redazione
22/01/2018

La sfida Troina-Gelbison, che ha animato la ventesima giornata di Campionato di serie D, girone I, è stata vinta dai campani per 1-0. Per il Troina doveva essere la partita del riscatto dopo la sconfitta contro il Gela, per la Gelbison invece la gara dove conquistare punti in vista della salvezza.

Nel primo tempo, dopo una partenza sprint per entrambe le squadre, al 18′ gli animi si sono scaldati e la partita ha preso una brutta piega. Infatti, Romanelli dopo aver dato una testata ad Ott Val, viene espulso; nella concitazione del momento Del Col litiga con un avversario e anch’egli viene espulso. Quindi, la gara continuerà 10 contro 10, nel nervosismo generale. Nel secondo tempo, al 52′ Grieco mette la palla in rete e porta in vantaggio la Gelbison, 1-0. Il Troina non si da per vinto e cerca di pareggiare, ma non riesce a concretizzare. All’86′, per doppia ammonizione, Silvestri viene espulso, il Troina concluderà la gara in 9.

Brutto passo falso questo per i rossoblù, si accorciano le distanze con le dirette inseguitrici. In classifica il Troina rimane primo a 44 punti, dietro Vibonese a 40 punti e Igea Virtus a 38. La prossima sfida sarà il derby con l’Acireale.
Durante l’intervallo, gli ultras del Nucleo Imakera hanno voluto salutare con lo striscione “Benvenuta Noemi” l’arrivo di un altro membro della famiglia rossoblù, la piccola Noemi, figlia di uno di loro.

Il mister Severo De Felice, nel dopo gara, dice “questi sono 3 punti pesanti, c’è da dire che tanti altri li abbiamo persi un po’ per strada; ma come dico sempre ognuno ha quello che si merita, quindi se abbiamo questi punti vuol dire che meritiamo questi punti. Di sicuro, come ho detto alla vigilia non pensavo di prenderne 3 qui devo essere sincero; perché come già ho detto alla terza di andata questa è una squadra che ha una qualità in generale che è di due categorie superiore di noi, è ovvio che con l’assenza di qualche giocatore importante come Melillo e Diop, che sono il valore aggiunto ad un valore già importante, siamo stati avvantaggiati. Anche noi nel nostro piccolo avevamo delle assenze Manzillo, Passaro e Uliano, che ha avuto una contrattura al polpaccio giovedì, oggi ha provato prima della partita non avvertiva dolore però ovviamente non era al 100%, abbiamo preferito non rischiare. Ma credo che quelle del Troina sono quelle che nello specifico danno un valore aggiunto, ripeto, ad una squadra che secondo me in generale ha una qualità di due categorie superiore e mi auguro che possa vincere il campionato; ora sembra una frase fatta ma chi mi conosce bene sa che io non mi lascio influenzare dai risultati e mi auguro che possa vincere il campionato perché secondo me come qualità di gioco è un piacere vederla e merita di vincere questo campionato”.
“Noi potevamo vincere questa partita solo con le armi che d’altronde ci contraddistinguono un pò dall’inizio del campionato – prosegue mister De Felice -. Anche se ad onore del vero il nostro gruppo è un po’ diverso rispetto a quello dell’andata, non mi riferisco ai nuovi giocatori, mi riferisco come crescita di gruppo sta dimostrando di dare anche una certa continuità di risultati, è questa la nostra forza e cercare di sbagliare il meno possibile. Qui ovviamente dovevamo fare una partita, la classica partita perfetta, per poter prendere qualche punto; siamo stati attenti, non abbiamo rischiato niente, abbiamo cercato di giocare a palla quando c’era la possibilità di giocarla, poi ovviamente, per tutte e due le squadre, sono saltate un po’ le tattiche di principio, per lo meno la mia, con l’espulsione dei due ragazzi”. Riferendosi alla piega nervosa che ha preso la gara De Felice aggiunge “non è nè colpa della Gelbison, nè colpa del Troina. Poteva essere gestita un pò diversamente la partita anche perché, io non conosco personalmente i ragazzi del Troina, ma si vede anche un pò dall’andamento generale, delle squalifiche e cose varie, sono bravi ragazzi, quelli, del Troina e sono bravi ragazzi i miei. Aldilà della posta in palio, che ovviamente come d’altronde dalla prima all’ultima di campionato sono tutte importanti però, probabilmente se venuta gestita in modo diverso potevamo finire la partita 11 contro 11 e forse magari il pubblico si divertiva anche di più a prescindere dal risultato, da come andava, andava”.

Mister Giuseppe Pagana commenta così la gara, che ha fatto perdere punti preziosi al Troina, “era meglio se non vinceva la Vibonese, però alla fine noi rimaniamo su. Siamo sempre davanti, tutto il nostro destino è nelle nostre mani, quindi aldilà del risultato della Vibonese, dobbiamo guardare sempre in casa nostra e ripartire più forti di prima, perché ancora siamo su dipende solo da noi, non dipende dagli altri. Più che guardare agli altri dobbiamo guardare a noi stessi, è la seconda sconfitta che subiamo e quindi ci deve far riflettere; anziché fare le vittime e pensare sempre a cosa è successo, agli errori dell’arbitro e gli altri episodi, dobbiamo pensare a lavorare sodo e ritornare a giocare come giocavamo prima. Oggi a tratti l’abbiamo fatto a tratti no, la partita è stata condizionata da mille episodi, ci sono state mille partite all’interno della partita, mi sembra che è stato chiaro anche l’allenatore della squadra che ha vinto la partita. C’erano tre squadre in campo, due si sono comportate bene, la terza squadra invece ha fatto delle cose, diciamo, abbastanza discutibili; perché la partita è stata condizionata tanto dalle espulsioni, da tanti piccoli episodi all’interno della gara. Però accettiamo il risultato, si va avanti perché abbiamo una squadra forte, che può reagire a quello che sta succedendo. Ultimamente gli episodi ci vanno tutti contro però, bisogna lavorare, perché noi con il lavoro abbiamo ottenuto quello che in questo momento abbiamo e meritiamo, è con il lavoro dobbiamo tornare ad avere quello che secondo noi meritiamo ancora di avere.” 

“Noi abbiamo creato, abbiamo messo tante palle in mezzo – continua Pagana -, purtroppo abbiamo alcuni giocatori che in questo momento sono fuori che come diceva il mister sono valori aggiunti. La squadra produce un bel calcio, produce tante azioni d’attacco, però ultimamente manchiamo nel concretizzare le tante azioni e se andiamo a vedere nelle ultime quattro partite, purtroppo abbiamo segnato solo contro la Cittanovese, quindi questi numeri non si discutono; però i numeri dicono pure che siamo primi in classifica abbiamo 4 punti di vantaggio, siamo la capolista, e almeno per altre due partite sarà così. Quindi dobbiamo guardare sempre avanti con ottimismo e non guardare mai indietro, perché alla fine gli altri devono avere l’ansia del risultato. Ho sempre detto che sono, ancor di più oggi, fiero e orgoglioso di allenare questi ragazzi, aldilà della sconfitta, perché io li vedo lavorare sodo durante la settimana, poi a volte i risultati sono frutti del caso. Sono positivo e ottimista perché, aldilà di quelli che mancheranno, ci sono quelli che subentrano che valgono tanto quanto quelli che non giocano e alla fine questi ragazzi penso che vanno lodati per quello che stanno facendo, perché abbiamo sempre 4 punti di vantaggio, che non sono frutto del caso anzi; tutto quello che abbiamo è tutto frutto del nostro calcio. Quindi alla fine io sono fiducioso perché i ragazzi stanno bene, purtroppo il calcio è fatto anche di episodi, non sempre vince la squadra che merita di più, non sempre vince la squadra che gioca il miglior calcio e oggi è andata così. Potevamo fare gol noi, su mille palle messe in mezzo e potevamo trovare lo spunto noi, invece lo hanno trovato loro e quindi va accetto il risultato del campo. Guardiamo avanti, il campionato è lungo; ma per gli altri ancora più lungo, hanno due partite in meno quindi noi dobbiamo essere positivi, non abbatterci, non cercare adesso la vittima sacrificale, non cercare di scaricare colpe nessuno su nessuno, al limite le colpe le ha tutte il mister, ma i ragazzi non si toccano”.

Sulle condizioni ed il recupero di alcuni ragazzi Pagana aggiunge “in settimana Diop si aggregherà al gruppo e Melillo non vede l’ora di togliere il ferro dalla gamba e di poter dare una mano. Penso che anche loro potranno dare il loro contributo, ma noi non dobbiamo sperare solo nel loro rientro dobbiamo dare tutti qualcosa in più perché la qualità c’è, a prescindere da Melillo e Diop; quelli che fino ad oggi hanno portato il Troina ad essere la capolista del campionato sono anche altri ragazzi che meritano tanto, quindi dobbiamo stringere i denti dobbiamo dare di più, in questo momento bisogna dare qualcosina in più da parte mia, da parte del gruppo, da parte di tutto l’ambiente, ma io penso che alla fine la spunteremo noi”.

Foto Leonardo De Vita

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