Una voce dei Nebrodi vince il premio “Paolo Randazzo”

di Giuseppe Salerno
10/05/2018

E’ Roberta Sava, di San Salvatore di Fitalia, la vincitrice della finale del Premio Randazzo – “ Voci in Jazz 2018 ”, giunto alla XVII edizione e svoltasi a Catania, allo Zo Centro Culture Contemporanee.

Promosso dalla famiglia Randazzo in memoria di Paolo, loro figlio, prematuramente scomparso e cultore di musica e arte, organizzato dal Lion’s Club di Catania “Riviera dello Ionio” in collaborazione con il CESM, Centro etneo studi musicali. La giuria tecnica, è stata presieduta dal trombettista di fama internazionale Fabrizio Bosso, e dagli stessi musicisti che hanno accompagnato i nove finalisti in gara, Osvaldo Corsaro (pianoforte), Alberto Fidone (contrabbasso), Giuseppe Tringali ( batteria). Il livello altissimo dei concorrenti provenienti da tutta Italia, non ha impedito alla giovane cantante nebroidea di aggiudicarsi il primo Premio.

Secondo posto invece per la romana Sonia Ziccardi, seguita dalla catanese Veronica Belfiore, classificatasi terza. Iscritta all’ultimo anno di specialistica della classe in canto jazz presso il conservatorio  Bellini di Palermo, Roberta Sava insegna dal 2015 canto moderno presso l’accademia “primo spazio” di Castelbuono e in altre accademie di musica della provincia panormita. Per chi non la conoscesse o non la segue sui social, che lei pare non amare particolarmente, chiariamo subito un punto: non è la prima volta che la giovane cantante Fitalese fa parlare di sé in importanti concorsi nazionali jazzistici. Citando quelli più meritevoli di nota, basta ricordare solo la partecipazione a “Umbria jazz clinics 2015” dove vince una borsa di studio per la “Berklee college of music”, i Premi Enzo Randisi, Pippo Ardini, nel 2016, ottenuti con il gruppo “Reding Project”, band capitanata dal pianista Ciccio Leo.

Prima classificata anche all’audizione promossa dal Miur nel 2017, dove viene selezionata nell’orchestra jazz nazionale dei Conservatori; Nel 2018 si ferma al secondo posto invece al premio Chicco Bettinardi a Piacenza, ma in questa occasione le viene tributato il premio del pubblico.

Roberta, contattata dalla nostra redazione, mentre si trova a Caltanissetta con i Reding project per una full-immersion di prove in vista già di altri progetti, si dice soddisfatta per questo risultato raggiunto e ci svela: “nei concorsi si vive ogni volta un’emozione unica e diversa, ma tutte queste esperienze mi hanno regalato da sempre la medesima certezza ossia che i conservatori Italiani sono capaci di far nascere e formare dei veri e propri professionisti del jazz. Talenti e stili pregevoli con cui diventa, davvero, tutte le volte, difficile ma stimolante confrontarsi. E al premio Randazzo, ne ho avuto la riprova. Dietro ogni concorso ci sono anni di studio, di lacrime e sudore buttati a studiare tecnica vocalica, stili, repertori ecc… e risultati come questo mi ripagano per i sacrifici fatti”.

I due brani interpretati nella Kermesse Jazzistica sono stati Funkallero di Bill Evans e On the sunny di Jimmy Mchugh. E domenica scorsa, la nostra vincitrice, ci rivelano fonti attendibili, nonostante l’adrenalina a mille, rispondendo ai messaggi e alle decine di telefonate di familiari, amici, colleghi e allievi che chiamavano per complimentarsi, era già con la testa e il cuore ad altri progetti. “ Flora, non mi posso fermare…. ” : così confessa per telefono alla sua maestra Flora Faja, docente in canto jazz presso il conservatorio Bellini di Palermo. Dopo l’esito del gran finale catanese altre sfide e altri palchi la attenderanno già a partire da questo fine settimana. Sarà finalista a Rovigo per il “premio della arti ” sempre con i Reding Project e poi col suo passaporto, nuovo di zecca, volerà a Tel Aviv, dove si esibirà come voce solista dell’Orchestra jazz Nazionale dei Conservatori.

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