Capizzi, minoranza replica al sindaco: “Attacco inopportuno e indegno”

di Davide Di Giorgi
21/03/2020

Non si fermano le polemiche a Capizzi. Dopo l’iniziativa dei consiglieri comunali del gruppo Coerenza e Libertà Capizzi, che hanno deciso di devolvere il gettone di presenza in favore dell’Ospedale di Nicosia per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il sindaco Leonardo Principato Trosso, con una nota, ha attaccato ieri Antonino Fazio, Anna Carmela Rizzo, Germana Giuseppina Iraci Sareri e Giacomo Leonardo Purrazzo, rei di aver donato solo 100 euro e di essersi fatti solamente pubblicità.

La prima a replicare al primo cittadino è stata la consigliera Melania Rizzo, che, con una nota pubblicata ieri sul proprio profilo Facebook, ha stigmatizzato la ‘caduta di stile’ in cui è incorso il sindaco, dovuta, si spera, “allo stress, cui tutti siamo sottoposti ed ella in modo particolare in quanto responsabile della salute pubblica, e non a mero calcolo politico e a ‘vis polemica’”.

Anche la consigliera Germana Iraci Sareri sulla sua pagina Facebook ha censurato tale operato: “Non possiamo non evidenziare come l’attacco del sindaco sia inopportuno (per il triste e grave periodo che tutti stiamo vivendo) ed indegno, poiché proveniente dal primo cittadino, che, ancora una volta, conferma la solita malafede, il suo atteggiamento ostile e, probabilmente, la sua invidia per una iniziativa che non è partita da lui o dal suo entourage. Egli non ha compreso (o non ha voluto comprendere) il senso dell’iniziativa: lanciare una campagna di sensibilizzazione per devolvere – alla raccolta fondi in favore dell’ospedale di Nicosia – i soldi pubblici che spettano ai rappresentanti politici locali. Non ha voluto cogliere l’invito a farsi portavoce di questa iniziativa, sia presso chi lo appoggia, sia presso i rappresentanti dei comuni limitrofi”.

“Posto che la somma spettante al gruppo di minoranza è di 100,00 euro – scrive il gruppo consiliare di opposizione sulla sua pagina ufficiale – se il sindaco avesse fatto quanto richiestogli, magari devolvendo le indennità percepite nei soli mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020) si sarebbe innescato un meccanismo virtuoso che avrebbe potuto portare alla raccolta delle ulteriori seguenti somme. Solo il Comune di Capizzi avrebbe potuto devolvere oltre 7.000,00 euro”.

I consiglieri se la prendono anche con commenti lasciati nel post del primo cittadino e li definiscono “accoliti leoni da tastiera”: “Vogliamo evidenziare che la richiesta di devoluzione attiene esclusivamente i soldi pubblici legati alla funzione politica rivestita, non già quelli guadagnati con il proprio lavoro, con i quali ognuno, come ha ben detto il sindaco, secondo la propria coscienza e le proprie disponibilità, può effettuare ciò che vuole, pubblicamente o in maniera anonima”. 

“Il sindaco è ancora in tempo ad accogliere il nostro invito e farsi portavoce di tale iniziativa, spendendo le proprie energie positivamente, non certo per becere querelle che, in questo momento storico, sono prive di senso” – conclude il gruppo di opposizione.

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