Castell’Umberto, un comitato di benvenuto ai migranti: “Non siamo razzisti”

di Redazione
18/07/2017

Nasce a Castell’Umberto il comitato di benvenuto agli extracomunitari. “La prima cosa da fare era dare il benvenuto ai migranti” – afferma Salvino Franchina, membro del comitato Castell’Umberto senza frontiere, un comitato spontaneo nato da un gruppo di cittadini dopo le barricate del sindaco che, secondo i cittadini, ha dato un’immagine “razzista” di Castell’Umberto di fronte a tutta l’Italia.

“Non siamo contro il sindaco, diciamo semplicemente che si tratta non di 50 migranti ma di 50 persone, prima di ogni altra cosa andavano accolte”. Il comitato è composto da una ventina di persone tra membri della parrocchia, del movimento di sinistra “Officina rebelde” e altri cittadini.

Respingono i razzismi e l’etichetta xenofoba piombatagli addosso. Il coordinamento “Castell’Umberto senza frontiere” si autodefinisce associazione spontanea antirazzista “che – hanno spiegato i promotori, presente anche il primo cittadino – ritiene intollerabile quanto sta accadendo. La nostra città e i Nebrodi sono terra di migrazione e di accoglienza. Inaccettabile che la proposta di un sindaco, generata da una ingiustificata mancanza di dialogo tra la prefettura e gli enti locali, si sia trasformata in un teatro di pulsioni razziste e ingiustificate fobie”. “Vogliamo rimettere al centro il senso di umana accoglienza – è stato aggiunto – che ha sempre contraddistinto i nostri territori. L’immagine che è venuta fuori è quella di una Castell’Umberto terra di razzismo che non ci rappresenta e che respingiamo. Chiediamo al sindaco, che razzista non è, azioni conseguenti”.

“La nascita del comitato pro dimostra, ancora una volta, quanto i cittadini siano migliori di chi li amministra” – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “Lo avevano detto, questi sindaci non stanno rappresentando le proprie comunità responsabilmente, ma soffiano sulle paure recondite dei cittadini. La Sicilia è stata sempre terra di accoglienza e i siciliani sono un popolo di migranti. Non ci sorprende, quindi, la nascita del comitato spontaneo di cittadini ‘Castell’Umberto senza frontiere’, a cui diamo tutto il nostro appoggio”, aggiunge.

“Quelle che attraversano il Mediterraneo sono persone come noi – conclude -, ma certo molto meno fortunate, che scappano dalle guerre, dalla fame e dalla siccità. Nei loro paesi spesso ci sono dittatori senza scrupoli, dove le libertà sono negate e le violenze un fatto quotidiano”.

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