Comune di Mistretta, dipendenti comunali denunciati dai carabinieri

di Giuseppe Salerno
29/06/2017

Sarebbero diversi i dipendenti del comune di Mistretta deferiti, in stato di libertà, presso la Procura della Repubblica del tribunale Patti, dai carabinieri della compagnia di Mistretta dopo un’indagine, condotta dagli stessi militari, finalizzata a far luce sulla  gestione del servizio rifiuti solidi urbani del comune amastratino. Dalle informazioni in nostro possesso, l’addebito, mosso dagli organi inquirenti nei confronti degli impiegati, sarebbe “omissione d’atti d’ufficio”.

L’attività d’indagine, avviata dai carabinieri della locale Compagnia, lo scorso 9 marzo, iniziò con l’accesso all’ufficio tecnico del comune amastratino dal quale i militari acquisiscono tutta la documentazione relativa alla gestione del servizio rifiuti solidi urbani.

A stimolare l’iniziativa degli inquirenti una serie di accesi dibattiti politici, tra maggioranza e opposizione, in sede di Consiglio Comunale, dai quali emersero immediatamente ipotesi di reato, legate all’amministrazione e gestione del servizio dei rifiuti, dal punto di vista strettamente gestionale e contabile, suffragati dalle accuse reciproche, a qualche giorno di distanza, in un faccia a faccia, tra il vice sindaco Vincenzo Oieni e il presidente del consiglio Felice Testagrossa, in una trasmissione televisiva,  “I fatti Nostri”, andata in onda sull’emittente locale TeleMistretta, dalla quale emersero molti aspetti controversi sia relativamente ai costi elevati, sia all’espletamento generale del servizio.

I carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta sin da subito, iniziarono col seguire due distinti filoni d’indagini. L’uno, giunto alla conclusione qualche giorno fa con il deferimento alla procura della Repubblica presso il tribunale di Patti di quattro, forse cinque, funzionari del comune di Mistretta, atto ad accertare le responsabilità relative agli eccessivi costi del servizio; la  gestione del e nel Centro Comunale di Raccolta; i mancati versamenti delle somme, spettanti, al gestore della piattaforma, in cui viene convogliata la differenziata; i motivi per cui il servizio differenziato, pagato dal contribuente come tale, per diversi mesi, di fatti, non veniva completato in maniera corretta: anche i rifiuti differenziati venivano conferiti in discarica. L’altro filone, sul quale ancora  lavorando ed indagano i carabinieri, invece fa riferimento alla persistenza della situazione, definita da qualche consigliere in sede di Consiglio Comunale “di grave illegittimità”, in cui versa l’attuale gestione del servizio di igiene urbana presso il comune di Mistretta.

Servizio di raccolta e trasporto che da circa tre anni viene continuamente prorogato in forza di continue e reiterate ordinanze sindacali contingibili ed urgenti, che introducono gestioni derogatorie destinate a regolare stabilmente il sistema degli appalti nel settore dei rifiuti in modo non conforme alla normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento. A parte, dunque, il reato di “omissione d’atti d’ufficio, ascritto ai funzionari comunali i quali, se rinviati a giudizio, dovranno difendersi davanti ad un giudice, le indagini in capo all’organo esecutivo dell’Ente, continuano. Indagini che potrebbero concludersi col serio rischio, che qualcuno possa essere chiamato a rispondere, davanti alla Corte dei Conti, di danno erariale.

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