Coronavirus, a Tortorici ambulanza senza mascherine: scoppia il caso al 118

di Davide Di Giorgi
15/03/2020

Mascherina ffp 3, la classe filtrante più alta, occhiali e camici che si aggiungono ai normali dispositivi di protezione. Sono questi i presidi raccomandati dall’Assessorato regionale alla Salute delle Asp e della Seus, la società che per conto della Regione Siciliana, gestisce tutti i servizi inerenti l’emergenza-urgenza, ai soccorritori professionali in servizio sulle ambulanze del 118, per contrastare il contagio o la trasmissione di coronavirus. Le indicazioni per la protezione impartite riprendono il protocollo che si applica per tutte le malattie infettive. Ma accade che gli operatori del settore, come è successo ieri sera a Tortorici, si trovino senza dispositivi di protezione individuali e quindi impossibilitati ad intervenire.

Nel bel mezzo del turno di lavoro notturno infatti la centrale 118 di Messina, chiamata in causa da un cittadino oricense che necessitava di assistenza sanitaria, ha allertato l’ambulanza in dotazione al Punto Territoriale d’Emergenza di Tortorici. Il personale in servizio ha fatto immediatamente presente all’operatore di centrale che al momento il mezzo fosse sprovvisto di dispositivi di protezione individuale, cioè di mascherine. A quel punto la centrale 118 è costretta ad annullare l’intervento destinato all’ambulanza in servizio sul territorio tortoriciano trasferendolo ad un’altra unità mobile che, chiaramente, ha raggiunto l’abitazione del paziente impiegando parecchio tempo, rispetto a quanto avesse impiegato l’ambulanza di Tortorici, se disponibile.

Una situazione paradossale che all’allarma gli operatori del settore sanitario, in sevizio sulle ambulanze del 118, in prima linea, già esposti per ovvie ragioni al contagio, che la CISL FP denuncia da parecchio tempo. Il coordinatore provinciale del sindacato, Michele Vernuccio, ha diverse volte denunciato la grave situazione alla quale sono esposti i lavoratori del 118 per la mancanza dei DPI (dispositivi individuali di protezione). “Si stanno facendo lavorare postazioni 118 senza i necessari presidi – denuncia il coordinatore sindacale SEUS della CISL FP di Messina ai Vertici regionali e ai responsabili del servizio, nonché all’Ispettorato provinciale del Lavoro di Messina -.  Il personale che solleva la pericolosa situazione – afferma in una nota Vernuccio – nonostante i reiterati ticket (segnalazioni alla Seus) e le reiterate comunicazioni alla CO 118, viene minacciato di denuncia”.

Una situazione grave, se rispondesse esattamente a quanto affermato dal coordinatore della CISL FP di Messina. Se è un incubo trovarsi a tu per tu con il virus o meglio con persone che manifestano sintomi che fanno scattare l’allerta: febbre e tosse o difficoltà respiratoria, ben equipaggiati, immaginatevi cosa potrebbe significare per un operatore stare, nel chiuso di un’ambulanza, a contatto stretto con casi probabili o conclamati di COVID-19 senza o con una mascherina non adeguata.

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