Coronavirus: cosa succede alle bollette di luce, gas e acqua

di Carla Lopes
21/03/2020

Cosa succede alle bollette di luce, gas e acqua durante questo periodo di emergenza legato al Coronavirus?  Vediamolo. Nonostante alcune dichiarazioni, il Governo non ha inserito nel decreto legge “Cura Italia” la sospensione della fatturazione per tutto il territorio nazionale (né eventuali riduzioni della bolletta agendo sul fronte dei cosiddetti «Oneri generali»).

In tutta Italia rinvio al 3 aprile delle procedure di distacco dei clienti morosi di luce, gas ed acqua

Per quanto di sua competenza, l’Arera, l’Autorità di regolazione, ha deciso di rinviare in tutta Italia dal 10 marzo al 3 aprile le procedure di distacco per i clienti morosi di acqua luce e gas. Le utenze sospese, limitate o disattivate dal 10 marzo scorso dovranno essere rialimentate. Per le bollette elettriche, la misura riguarda tutti i clienti in bassa tensione e per il gas tutti quelli con consumo non superiore a 200mila metri cubi standard (Smc che è il criterio di calcolo individuato per misurare la fornitura di gas). Le aziende possono autonomamente allargare la platea o applicare condizioni più favorevoli e alcune lo hanno fatto.

Bonus sociale elettrico, gas e idrico: più tempo per chiedere il rinnovo

Ci sarà più tempo per poter richiedere il rinnovo dei bonus sociali nazionali (elettrico, gas e idrico), con la contestuale garanzia della loro continuità. Sono le misure adottate a favore dei cittadini che beneficiano dei bonus sociali nazionali e che potrebbero avere difficoltà logistiche a presentare la domanda di rinnovo nei termini previsti. L’Autorità ha deciso che ai consumatori cui il bonus è in scadenza nel periodo 1 marzo-30 aprile 2020, è data la facoltà di rinnovare la domanda per l’erogazione dei bonus oltre la scadenza, ma comunque entro i 60 giorni successivi al termine di questo periodo. Verrà quindi garantita (dopo le consuete verifiche sulle condizioni di accesso) la continuità degli stessi bonus, con validità retroattiva a partire dalla data di scadenza originaria. Il rinnovo ha la consueta durata di 12 mesi, come previsto dalle norme attuali.

Conto da 1 miliardo di euro per futuri interventi per consumatori e utenti

Viene istituito un conto presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali, con disponibilità fino a 1 miliardo, per garantire la sostenibilità degli attuali e futuri interventi dell’Autorità a favore di consumatori e utenti. Il conto avrà il compito di sostenere le straordinarie esigenze di immediata disponibilità di risorse finanziarie per garantire, nella fase di emergenza in corso, la sostenibilità degli interventi regolatori a favore dei clienti finali nei settori di competenza dell’Autorità. Per il suo finanziamento la Cassa potrà trasferire – transitoriamente e compatibilmente con la regolare gestione dei pagamenti relativi alle finalità per le quali i conti di gestione ordinari sono stati costituiti- un importo fino a 1 miliardo di euro, attingendo alle giacenze disponibili. Tali importi dovranno poi essere restituiti ai conti di gestione di pertinenza.

Perchè non è passata la proposta di ridurre almeno gli oneri generali di sistema: troppo costosa, 3 miliardi

Una sospensione vera e propria per tutta Italia delle bollette luce, gas e acqua – di cui si è parlato – sarebbe alla fine risultata troppo rischiosa per il sistema economico, anche per il pericolo di mandare in crisi finanziaria le società di vendita. L’Autorità aveva proposto al governo di intervenire sugli oneri generali di sistema per uno sconto che nell’elettricità avrebbe significato un risparmio del 15% circa, aggiuntivo rispetto alla verosimile riduzione che si registrerà da aprile a causa dei forti ribassi delle materie prime, come il gas. Il governo avrebbe dovuto stanziare delle risorse per coprire il mancato incasso degli oneri. Ma anche limitando l’intervento alle sole piccole medie imprese il tutto sarebbe costato 3 miliardi di euro fino a dicembre. Il governo per ora ha quindi rinunciato.

Sospensione fino al 30 aprile solo per gli 11 comuni della ex «zona rossa», compreso il canone Rai

Le amministrazioni interessate dalla sospensione sono quindi dieci in Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) e una in Veneto (Vo’). Rientra nella sospensione anche il canone Rai.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.