Zampa: “Devono esserci ospedali solo per malati Covid 19”

di Davide Di Giorgi
18/04/2020

“Noi pensiamo che debbano esserci i Covid Hospital solo per malati di Covid. Deve essere restituita agli ospedali piena funzionalità su tutti gli altri gli altri fronti. Siamo consapevoli che in questo momento una parte della sanità soffre perché è stata gravata di questa emergenza, che non si va più in ospedale per paura di ammalarsi di Covid. Noi pensiamo che debbano esserci dei Covid Hospital che servano ad ospitare solo i malati di Covid, mettendo a loro disposizione le eccellenze di cui questi pazienti hanno bisogno, in modo da non avere mescolanza tra patologie e scongiurare potenziali situazioni di contagiosità; abbiamo visto, nella prima parte di questa emergenza, quanto le infezioni nosocomiali e nelle RSA abbiano amplificato il contagio”.

Con queste Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, sembra stroncare l’ipotesi del Covid Misto anche a Sant’Agata.

La Sottosegretaria ha partecipato oggi ad una videoconferenza organizzata dal PD Messina grazie all’impegno di Giacomo D’Arrigo (già Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani), con la partecipazione del deputato nazionale Pietro Navarra, dei deputati regionali Franco De Domenico ed Antony Barbagallo, del segretari in pectore del Pd Messina Nino Bartolotta e di tanti amministratori locali (il sindaco di Taormina Mario Bolognari, i consiglieri comunali di Messina Alessandro Russo, Gaetano Gennaro e Antonella Russo), i componenti degli organi nazionali del partito (per i Nebrodi Nicola Marchese ed Emanuele Giglia), tanti iscritti, medici, giornalisti e rappresentanti di categorie economiche del settore del commercio e del settore alberghiero.

Tanti i temi trattati dalla Sottosegretaria soprattutto sulla fase 2. La ripresa graduale delle attività, le problematiche legate alla carenza di DPI, le strategie coordinate per scongiurare una nuova esplosione dei contagi fondate sull’uso dei test sierologici, ma soprattutto della “app di tracciamento” e sul rafforzamento della medicina del territorio.

La Sottosegretaria Zampa ha fatto riferimento anche alla lettera aperta di 100mila medici e odontoiatri, che il Ministero della Salute sta prendendo in considerazione e che condivide nel merito, in cui gli operatori sanitari sostengono che “il trattamento precoce “sul territorio” può fermare il decorso dell’infezione verso la malattia conclamata e quindi arginare, fino a sconfiggere l’epidemia”.

“Dove la medicina di territorio e l’assistenza domiciliare hanno funzionato meglio, i risultati sono stati molto diversi” – ha affermato Sandra Zampa.

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