Faro di Capo d’Orlando, previsto un bando per la gestione

di Redazione
04/10/2017

Il faro di Capo d’Orlando è stato inserito nel terzo bando di gara per la concessione di 17 fari, torri ed edifici costieri a chi proporrà un progetto di valorizzazione e recupero. L’obiettivo è recuperare i ‘gioielli del mare’: è questa la missione dell’iniziativa “Valore Paese-Fari”, che “oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi luoghi, offre una opportunità per sviluppare impresa e generare un ritorno economico e sociale”. In tutto vengono messe sul piatto 17 strutture di cui otto fari in gestione a Difesa Servizi e altri nove in gestione all’Agenzia del Demanio.

Il bando di gara si chiuderà il 29 dicembre e prevede l’affitto delle strutture fino ad un massimo di 50 anni, e in questa terza edizione introduce nuovi criteri di valutazione delle offerte, dando un peso maggiore alla qualità del progetto: la proposta progettuale sarà valutata con un punteggio pari al 70% rispetto all’offerta economica, alla quale potrà essere assegnato un punteggio massimo del 30%.

La Regione con più immobili in concessione è la Sicilia con 6 fari:
– Faro Dromo Caderini a Siracusa,
– Faro Punta Marsala sull’isola di Favignana (TR),
– Faro di Capo d’Orlando (Messina),
– Faro Punta Omo Morto a Ustica (PA),
– Faro di Riposto (CT),
– Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR).

Nel corso di due anni sono state assegnate 24 strutture, 9 fari nel 2015 e 15 tra fari, torri ed edifici costieri nel 2016. Per l’affitto di questi immobili, lo Stato incasserà complessivamente 760 mila euro annuali (15.4 milioni nell’intero periodo di concessione) con un investimento da privati di 6 milioni nel 2015 e di 11 milioni nel 2016, per un totale di 17 milioni di investimenti diretti e una ricaduta economica complessiva di 60 milioni oltre al risvolto occupazionale che conterà 300 operatori.

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