L’ospedale di Sant’Agata sarà “Covid hospital”

di Redazione
22/03/2020

L’ospedale di Sant’Agata di Militello sarà “Covid hospital”. La Regione è al lavoro per potenziare la struttura e spostare (temporaneamente) alcuni reparti. Lo scrive il quotidiano online santagatainforma.it.

Nel nosocomio santagatese potrebbero essere resi disponibili da 30 a 50 posti letto, per i pazienti positivi che non necessitano di terapia intensiva, con il momentaneo trasferimento di alcuni reparti, sino a conclusione della fase emergenziale.

Il sindaco Bruno Mancuso ha rilasciato al quotidiano online santagatainforma.it le seguenti dichiarazioni: “E’ una emergenza che tra qualche giorno potrebbe trasformarsi in dramma. Da settimane chiediamo attenzione verso il nostro territorio e credo che avere un presidio a nostra disposizione per fronteggiare una situazione di vera e propria guerra, potrebbe essere utile. Significherebbe dotare di attrezzature l’ospedale e restituire centralità anche per il futuro. E’ chiaro che tutto questo richiede la presenza di dotazioni adeguate e personale specializzato che deve essere assolutamente garantito. Sono pronto ad accettare questa decisione, anche per senso di responsabilità, ma non consentiremo che il nostro ospedale si trasformi in sanatorio o che il personale attuale venga mandato al massacro. Chiaramente dobbiamo essere vigili e attenti e chiediamo alle autorità preposte un confronto con i sindaci del territorio su una decisione così importante. Ci sentiamo garantiti dall’attenzione e dalla presenza nel governo dell’assessore Bernadette Grasso che, da me sentita in merito, ha dato ampie garanzie che, finita l’emergenza, l’ospedale tornerà più dotato ed organizzato di prima”.

Sul tema interviene anche l’assessore regionale Bernadette Grasso: “Sarebbe un’opportunità ad esclusiva tutela della salute della popolazione dei Nebrodi, per avere la possibilità di essere trattato senza dover ricorrere a spostamenti fuori regione. Il presidio di Sant’Agata Militello verrebbe quindi dotato di tutta l’attrezzatura e del personale medico ed infermieristico necessari per la gestione dell’emergenza. In questa fase emergenziale alcuni reparti saranno solo temporaneamente allocati altrove, ricordando per altro che l’attività chirurgica è allo stato attuale sospesa in tutta la Sicilia”.

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