“Mascherine non idonee”, protestano gli operatori del 118

di Redazione
28/03/2020

“Gli operatori sanitari (medico, infermiere, autista/soccorritore), nell’ambito del sistema 118 dovranno indossare ai fini della piena operatività camice monouso idrorepellente, guanti, occhiali di protezione e mascherina chirurgica. Soltanto nei casi in cui sarà necessario assicurare le vie aeree del paziente, per medici e infermieri sarà previsto l’utilizzo della mascherina Ffp2.

E’ il testo della nota di due giorni fa dell’Assessorato regionale alla Sanità che fatto scattare le proposte dei lavoratori del 118.

Il Mud, il Movimento unito dipendenti 118 Sicilia lamenta come “questa nota, se non verrà ritirata o modificata, causerà il caos” accusando la Regione “di fare distinzione fra operatori sanitari, relegandone alcuni in serie A e altri in serie B, e che quest’ultimi (gli autisti, ndr) possono essere meno a rischio di contagio dimenticando che detti operatori sanitari entrano in contatto con i pazienti più spesso di quanto non faccia la popolazione oltre ad andare giornalmente nei vari pronto soccorso, ambienti ad alto rischio contagio”.

Il Mud ha inviato una nota di diffida ai vertici dell’assessorato alla Salute, al ministero e alla Seus, la società in house della Regione che gestisce il 118. Nel documento si fa notare, inoltre, che in Sicilia su 251 ambulanze al momento quelle di soccorso, ovvero senza personale medico a bordo, sono 160. Per il personale che viaggia su queste, quindi, dovrebbe usare solo le mascherine chirurgiche. “Tutti i componenti dell’equipaggio dell’ambulanza sono soggetti al contatto stretto con i casi positivi, sintomatici e asintomatici, e nessuno di noi può rispettare la distanza di sicurezza di un metro, è irrealistico che qualcuno lo possa pensare”, sottolinea il Mud.

A sostegno dei lavoratori il parlamentare di Italia Viva Luca Sammartino che chiede il ritiro della nota della Regione che “mette a rischio la salute dei lavoratori”“La Regione – prosegue il deputato – distingue fra operatori sanitari, alcuni di serie A e altri di serie B, e che quest’ultimi, in particolare gli autisti/soccorritori, senza adeguate protezioni sono a rischio di contagio, anche perché pure loro entrano in contatto con i pazienti. E’ fondamentale tutelare la salute di chi sta affrontando l’emergenza in prima linea”.

 

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