Mistretta, fondi rustici: allevatori annunciano ricorso in amministrazione separata

di Redazione
29/03/2020

E’ quanto emerge seguito della videoconferenza dello scorso 27 marzo in cui diversi allevatori di Mistretta hanno avuto modo di confrontarsi assistiti dall’avvocato Gabriella Regalbuto, dal presidente della società “la Cerere” di Mistretta, Vincenzo Agnello, dal responsabile UCI territoriale di Santo Stefano di Camastra, Riccardo Zuccoli e da Sebastiano Sanzarello, presidente della lega zonale COPAGRI Nebrodi.

Nel corso dell’incontro in videoconferenza, dettata dalle restrizioni determinate dall’emergenza Covid-19, i rappresentanti hanno esposto il prossimo percorso per giungere ad una definitiva tutela del demanio civico. Dal dibattito è emersa la conferma della volontà dei cives di difendere il proprio dominio collettivo i quali si dichiarano pronti ad avviare qualsiasi azione dovesse risultare necessaria per tutelare i propri diritti.

“La Commissione Straordinaria ha deliberatamente ignorato la ricognizione del demanio civico e adesso, improvvisamente, sembra voler accelerare l’iter instaurato con i bandi di affitto in deroga alla legge agraria, per gestire le terre del demanio civico secondo le Sue convinzioni, noncurante dei diritti dei cives, delle loro richieste e della recente sentenza del TAR – afferma Riccardo Zuccoli, responsabile zonale UCI di Santo Stefano di Camastra. Inoltre, apprendo da notizie di stampa che la Commissione avrebbe inviato anche al sottoscritto, in qualità di responsabile zonale UCI, l’atto di interpello per componenti esterni della commissione di gara, di cui non trovo pubblico né privato riscontro. Non era questo quello che aspettavamo dalla Commissione ma una sospensione dei bandi in corso.”

“Dalla videoconferenza è emersa la chiara volontà degli allevatori di esercitare i loro diritti sul demanio civico ma, nonostante l’intenzione dei cittadini di Mistretta, unici titolari del diritto di proprietà collettiva su quelle terre, la Commissione pretende di continuare l’iter avviato con i bandi di affitto – dichiara l’avvocato Regalbuto. È nostra intenzione costituirci come amministrazione separata, e non appena sarà passata l’emergenza sanitaria lo faremo. Nel frattempo la Commissione Straordinaria deve sospendere i bandi di affitto dei fondi rustici e fare un passo indietro.

Nel corso della partecipata riunione, inoltre, ho appreso dagli allevatori che la Commissione Straordinaria ha anche rigettato la loro richiesta eccezionale di assegnazione temporanea dei pascoli – continua il legale stefanese – nonostante l’improcrastinabile esigenza da loro manifestata che nasce dal mancato pascolamento per due anni sui terreni demaniali con notevole incremento dei costi di gestione per sfamare gli animali, mancato percepimento dei premi comunitari legati al possesso dei terreni, persistente siccità che solo in questi ultimi giorni sta dando un po’ di tregua e, in ultimo, il grave momento di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 con cui si sta derogando a qualsiasi regola economico-finanziaria, la Commissione Straordinaria ha chiaramente rigettato le loro istanze adducendo ancora una volta un principio di prioritario interesse economico del Comune.

Gli allevatori si sentono ancor più indignati e offesi quando la Commissione, nonostante il tragico momento che stiamo tutti vivendo, nella propria nota in riscontro alle loro richieste sostiene di voler aprire al mercato “nella ricerca di soluzioni più vantaggiose per l’ erario e nell’interesse delle più qualificate forze produttive”, minando l’equilibrio e la pace sociale del contesto Nebroideo. A Mistretta non si chiedono sconti, neppure sui canoni, si chiede solo che venga rispettato il diritto dei cives, riconosciuto e garantito dalla Costituzione.

In un momento così difficile, in cui lo Stato ci chiede di combattere con Lui questa guerra invisibile, speravo, evidentemente illudendomi, che gli Enti pubblici (anche se temporaneamente gestiti da Commissari Straordinari) fossero un aiuto per i produttori locali, andando incontro alle loro esigenze e facendo tutti insieme quadrato, come indicazione del nostro Governo nazionale. Invece – conclude l’avvocato Regalbuto – devo amaramente constatare che la Commissione Straordinaria si sta ponendo come avversaria degli allevatori e dei produttori amastratini, minando la loro ormai stentata sopravvivenza, intralciando i loro tentativi di ripresa e scoraggiando le nuove generazioni a ricevere l’eredità dei propri padri; Mistretta deve ripartire ma deve ripartire anche riacquistando la forza e la dignità che ha sempre contraddistinto questo popolo.”

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