Mistretta: tassa sui rifiuti “da brividi”. Piano finanziario sei volte più alto rispetto a Comuni vicini

di Giuseppe Salerno
27/04/2017

Come spesso accade, basta una riflessione postata su una pagina Facebook per innescare un dibattito interminabile che ha inizio sul social, ma che prosegue e si propaga ben oltre quelli che sono i confini della piazza mediatica, coinvolgendo persone di tutte le età e d’ogni estrazione sociale. Perché ciò avvenga, però, l’argomento deve necessariamente interessare tutti.

A Mistretta l’argomento che, più di qualunque altro, riesce a suscitare interesse e stimolare la partecipazione collettiva ad un dibattito, è quello legato alla gestione rifiuti da cui dipende l’importo che i cittadini si ritrovano in bolletta. Proprio questo argomento, nella piazza mediatica, ha riacceso una polemica, a dire il vero, mai spenta.

La considerazione di un contribuente, sul proprio profilo Facebook, nella quale venivano messi in evidenza i costi relativi alle sole spese di raccolta dei rifiuti solidi urbani, nel comune di Pettineo, ha infiammato un dibattito coinvolgendo anche un ex assessore della giunta Porracciolo ed il capogruppo della coalizione Sosteniamo Mistretta. Tenendo conto del dato, segnalato dal cittadino, il comune di Pettineo spenderebbe molto meno rispetto al comune di Mistretta, per il medesimo servizio.

I commenti sulla pagina sono tanti, come tanti sono i contribuenti amastratini messi di fronte alla drammatica scelta tra versare la TARI al comune e pagare l’affitto o l’abbonamento al pullman del figlio che studia fuori. Abbiamo voluto approfondire analizzando i piani finanziari del comune di Pettineo e quello di Mistretta, per capire quanto, relativamente alla tassa TARI, spende in più il cittadino mistrettese. Il comune di Pettineo, come tutti i comuni della zona, ha approvato il piano finanziario relativo alla TARI, esercizio 2017, entro i termini stabiliti dalla legge.

Piano finanziario che prevede un costo complessivo pari a € 172.441,44, con una media mensile di € 14.370. L’ultimo piano finanziario approvato dal comune di Mistretta, invece, risalirebbe all’anno 2014 e prevede costi per complessivi € 1.029.664,38 (media mensile di € 85.800,00 circa). Una cifra da capogiro, quasi sei volte più rispetto a quella impiegata dal comune di Pettineo. Sette volte in più rispetto ai costi inseriti nel piano finanziario del comune di Castel di Lucio, pari a € 133.571,07 (media mensile di € 11.130,00 circa).

Per utilizzare poi, un termine di paragone di più immediata percezione, senza tenere conto delle attività produttive, sempre sulla scorta degli ultimi dati in possesso, riscontriamo un costo pro-capite pari a € 127,00/anno per abitante a Pettineo, 102,00/anno per abitante a Castel di Lucio, contro i 215,00/anno per abitante a Mistretta. Alla luce di quanto rivelato, le polemiche, sollevate dai cittadini indignati per i costi esagerati della tariffa TARI, sono più che legittime.

L’attuale gestione del servizio di igiene urbana presso il comune di Mistretta ed i costi legati ad esso sono scandalosi. In molte occasioni diversi consiglieri del gruppo di opposizione hanno avuto modo di definire la gestione del servizio “illegittima” invitando gli amastratini a non versare la tassa poiché il piano finanziario del servizio gestione dei rifiuti risalirebbe all’anno 2014 come, d’altro canto, i coefficienti ed il piano tariffario della TARI. Il servizio di raccolta e trasporto, da circa tre anni, viene continuamente prorogato in forza di continue e reiterate ordinanze sindacali contingibili ed urgenti (circa 19, con una sola indagine di mercato esperita dagli uffici nel 2015) che introducono gestioni derogatorie destinate a regolare stabilmente il sistema degli appalti nel settore dei rifiuti con un aggravio di spesa a danno del contribuente.

Affermato il dovere morale di pagare le tasse, occorre richiamare un principio non meno importante: che le tasse siano eque. Il principio di equità è un criterio doveroso, da mettere in atto con grande accortezza e una sensata ripartizione dei sacrifici.

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