Razza tranquillizza lavoratori del 118: “Nessuno andrà a casa” – VIDEO

di Redazione
17/06/2020

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha voluto, con un appello ai cittadini e in particolare agli operatori SEUS impegnati nel sistema 118 in Sicilia, chiarire alcuni punti importanti sulle polemiche innescate da ciò che lui stesso definisce “cattive e infondate informazioni” circa il paventato pericolo di licenziamento di molti operatori del servizio di Emergenza durante le operazioni di trasferimento quote dalla Società SEUS alla nuova AREU che dovrebbe gestire il nuovo ed efficiente servizio urgenza emergenza sanitario siciliano. 

Lo ha fatto con un videomessaggio sulla propria pagina Facebook in cui inizia proprio ringraziando tutti gli operatori sanitari e gli operatori del 118 per l’eccellente lavoro svolto in piena emergenza coronavirus . “Da Alcune settimane si gioca una partita triste a raccontare fatti che non sono veri – afferma l’esponente della giunta Musumeci. Ho letto una serie di idiozie sul 118 in Sicilia che fanno ridere da una parte e incazzare dall’altra. Ho letto che perderanno posti di lavoro persone, che verrà affidata alla Lombardia la gestione del 118 e tutta una serie di stupidaggini e falsità che servono per alimentare sospetti e tensioni”.

“Si è detto che il Governo  della Regione vuole svendere alla Lombardia il sistema d’Emergenza Urgenza. Falso. Il Governo vuole mettere assieme i tre centri decisionali, assessorato alla Salute, centrali operative e SEUS, che, congiuntamente, completerebbero l’efficiente sistema 118, inglobando altresì il servizio raccolta e il trasporto sangue ed il centro regionale dei trapianti. Nessuno vuole mettere a rischio la SEUS, ne tantomeno i lavoratori. Si è parlato solo di trasferire le quote, quindi SEUS verrebbe inglobata in  AREU, non va in liquidazione e non si scioglie. Solo per i nuovi assunti, visto che AREU è una società pubblica, si dovrà fare una procedura di concorso. Le procedure – continua Razza– dovranno garantire la continuità dei servizi di assistenza e il mantenimento dei livelli occupazionali attualmente in essere. Nessuno va a casa”.

 

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